Scoffi. Il famoso chef Johann Lafer in visita alla cuoca Lina Vežnaver

In un pomeriggio condivise alcune delle ricette della tradizione gastronomica istriana

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Scoffi. Il famoso chef Johann Lafer in visita alla cuoca Lina Vežnaver
Non è mancata la preparazione dei famosi ravioli. Foto: LINA VEŽNAVER

Una visita importante è avvenuta nel laboratorio di Lina Vežnaver, persona che ha a cuore le usanze istriane di una volta, precisamente quelle strettamente legate alla cultura culinaria e alla pasta fatta in casa. Residente a Scoffi, piccolo villaggio del comune di Portole, Lina attinge agli usi del passato per migliorare il presente. È una pensionata che ha deciso di cimentarsi nel suo tempo libero producendo pasta fatta in casa secondo un’antica ricetta istriana.

Il grande lavoro del piccolo laboratorio di pasta che usa esclusivamente ingredienti caserecci, dopo ordini e conseguenti elogi in tutta la regione e oltre, è giunto a conoscenza del famoso chef austriaco di fama mondiale, Johann Lafer, che, oltre alla sua fama prestigiosa nel settore culinario, è diventato famoso grazie al suo programma televisivo di cucina e ai suoi numerosi libri in tema.

Un’esperienza entusiasmante
Quindi, nel visitare il laboratorio di Lina e cimentarsi nella preparazione dei fusi, ravioli e altre prelibatezze istriane, non è mancato nel mettere all’opera pure la sua troupe televisiva, che nel programma esalterà prossimamente le prestigiose peculiarità culinarie del nostro territorio.
“È stato molto entusiasmante passare un pomeriggio con lo chef Lafer e sono molto fiera nel vederlo interessato alle nostre ricette che, come mi ha confermato, non mancherà di inserire nel suo prossimo libro”, ha annunciato Lina Vežnaver, per la quale la pasta fresca fatta in casa non è solo un alimento, ma anche un rito che si tramanda in famiglia di generazione in generazione; è un ricordo d’infanzia, di casa, è sinonimo di raffinatezza e voglia di prendersi cura dei cari che lo mangeranno. La pasta fresca è quindi uno dei fiori all’occhiello della gastronomia istriana. E ora lo sa pure lo chef Lafer, cui Lina ha consegnato in dono una favolosa pinza dolce istriana che l’ospite ha portato con sé in Germania, dove oggi vive con la moglie Silvia e i due figli Jennifer e Jonathan e dove, nella cittadina di Guldental, gestisce anche una scuola di cucina.
In decenni di attività, come “chef televisivo” della nazione tedesca, ha trasmesso e continua a farlo a milioni di telespettatori, settimana dopo settimana, con competenza, creatività, abilità, divertimento e passione, la realizzazione di ottimi piatti che portano grande gioia.
Piatti che aiutano a mangiare con gusto e mantenersi in salute, il tutto con un atteggiamento gioioso verso la vita. Johann Lafer ha già vinto numerosi premi nella sua carriera professionale, tra i quali quello per il miglior pasticcere della Germania.

Prodotti a chilometri zero
“L’attività si è avviata con successo quando ho aperto un’azienda agricola familiare. Oggi le quantità di pasta prodotte non sono sufficienti per tutte le richieste dei clienti in quanto il numero di ordini è molto più elevato di quello che riesco a produrre e l’approvvigionamento degli alimenti locali è più difficile oggi che in passato in quanto i prodotti coltivati esclusivamente in casa si trovano sempre meno. Molti nomi famosi bussano alla mia porta, ma devo rifiutarli perché non riesco a produrre più di 12 chili di pasta al giorno. Realizzo la maggior parte dei miei prodotti con le mie mani e vorrei tramandare questa modalità di produzione a qualche giovane”, racconta l’artigiana istriana, che ha dimostrato di tenere molto più a questa ricetta tramandata di generazione in generazione che al lato commerciale, nato spontaneamente e usato per lo più per poter spiegare a voce la bontà di questo prodotto genuino.
Un dettaglio importante su cui Lina ha voluto soffermarsi parlando dell’incontro con Lafer riguarda il fatto che le tagliatelle, le lasagne, i ravioli, i fusi, le orecchiette o i maccheroni, se fatti in casa, sono molto più gustosi. Lo dimostra la sua variegata e colorata produzione che vede le varianti alla barbabietola, al tartufo, al fungo, con o senza glutine, all’aglio, alla canapa, integrale o meno, agli asparagi, al vino Terrano, alle olive, al miele, al peperoncino e molto altro ancora. Quindi, una prelibatezza, aggiunta alla preziosa ricetta della pasta fatta in casa, che pure il Comune di Portole ha saputo apprezzare con un importante riconoscimento, in quanto preparare la pasta fresca richiede tempo, cura e pazienza, per ottenere una pasta che abbia la giusta consistenza, una piacevole ruvidezza e una cottura perfetta. Questi ultimi sono requisiti fondamentali che distinguono e caratterizzano un buon piatto di pasta fresca, gustoso e appagante.
“Il segreto del successo della mia pasta è molto semplice. Tutto fatto in casa! Le uova provengono dalle mie galline allevate a terra, la farina di grano viene prodotta presso il mulino di Pinguente dal nostro grano o da quello acquistato dal mio vicino. L’ortica, la barbabietola rossa, il vino Terrano, i tartufi e altri prodotti che uso nella produzione della pasta, sono tutti prodotti genuini trovati a chilometri zero o nei paesi limitrofi. Volevo che la mia pasta fosse come quella che una volta facevano mia madre e mia nonna”, ha concluso Lina con una nota nostalgica.

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