L’estate del rilancio pure per i barcaioli

Anche se tutti offrono le stesse escursioni il lavoro non manca. Critiche per il lastricato in Riva

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L’estate del rilancio pure per i barcaioli
Goran Miletić, barcaiolo esperto con 15 anni d’attività alle spalle. Foto: DARIA DEGHENGHI

Le banchine del porto che costeggiano la Concattedrale dell’Assunzione della Beata Vergine, piazza San Tommaso, la sede dell’amministrazione regionale, Parco Tito e piazza Ninfeo, sono la passerella estiva preferita di turisti stranieri. Una dozzina di barcaioli con le proprie imbarcazioni attrezzate per le escursioni in mare stanno lì sotto il sole cocente d’agosto ad attenderli ognuno con la propria “offerta del giorno”. Tutti offrono esattamente le stesse escursioni che sono di due tipi: la diurna, con bagno alle Grotte dei colombi e pranzo a bordo, o la serale, ossia quella che offre alla vista dello spettatore affamato di emozioni il meraviglioso spettacolo dei delfini (e qualche tonno) volteggianti sul mare al calar del sole.

Rischio cadute
Come sta andando, a loro giudizio questa stagione turistica? Goran Miletić fa questo mestiere da 15 anni e ci dice che gli incassi sono buoni perché i prezzi sono aumentati sensibilmente: “Tutto è rincarato, dai ristoranti ai bar e così abbiamo fatto anche noi. Quest’anno il biglietto a persona costa sulle 300 kune, kuna più kuna meno, mentre l’anno scorso si pagava ancora 200. A mio giudizio si vende meno dello scorso anno, ma essendo i prezzi più elevati, si guadagna quanto l’anno scorso”. Naturalmente tutti praticano lo stesso prezzo e così non vi è alcuna possibilità, per il turista, d’imbarcarsi sottocosto a suon di trattative. Goran Miletić e il suo equipaggio ci fanno notare il pessimo stato di conservazione del lastricato e della banchina, che difatti presenta avvallamenti e “dune” mentre le lastre di pietra sono tutte fuori posto. “Chi non guarda bene dove mette i piedi – ci ha detto – finisce per inciampare e cadere: possibile che la Città non abbia ancora trovato il modo di ricomporre questo lastricato?”.

L’entusiasmo dei neofiti
Da lì a due passi la prima barca in fila è “Burin” del proprietario e capitano Hrvoje Vučković. Vučković è nuovo del mestiere: questo è solo il secondo anno che esercita e per la sua attività ha grandi progetti in cantiere. Questo è l’entusiasmo dei neofiti, certamente, che l’anziano Miletić guarda con benevolenza. “Burin” non è una barca qualunque, ci spiega il capitano. Il suo anno di produzione è il 1953 e da allora ad oggi è stata al servizio dell’Esercito e di Tito sulle Brioni, poi ha fatto parte della flotta della Capitaneria di Porto e infine è passata nella flotta della Facoltà di marineria di Fiume. Vučković ha investito 45.000 euro soltanto per ristrutturarla e adeguarla alle necessità del turismo, ma ora gli affari vanno a gonfie vele. Le gite più gettonate sono quelle panoramiche con i delfini. I passeggeri più assidui i tedeschi, gli olandesi e gli italiani. Problemi? Beh, il fatto che la Riva sia priva di svago serale, offerta gastronomica e servizi. Bisognerebbe parlarne col sindaco. Poi certamente la questione del lastricato scomposto, che ormai è ridotto veramente male e si rischiano fratture multiple. Infine l’offerta uniformata: “Offrono tutti la stessa gita, con lo stesso menu, allo stesso prezzo – ci dicono il capitano e quelli del suo staff –. Noi vorremmo fare di più e di meglio. Dal prossimo anno si cambia musica. Serviremo scampi e gamberi in umido, non più scombri, e ci faremo pagare di più. Anche adesso le recensioni sono buone, dal prossimo anno saranno anche migliori”.

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