Violenza sulle donne, un problema sociale

Nei primi 8 mesi dell’anno in Regione sono stati evidenziati 117 reati di questo tipo: tre gli omicidi

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Violenza sulle donne, un problema sociale
Performance di attori in occasione della Giornata della lotta contro la violenza sulle donne. Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

Quest’anno, nell’arco di soli 9 mesi in Istria, sono state uccise tre donne, tutte in ambito domestico: è la statistica tragica resa palese dal Fiduciariato regionale per le pari opportunità andando incontro all’odierna celebrazione del 22 settembre, Giornata nazionale della lotta contro la violenza sulle donne. Quello che si continua a chiedere a forza di argomenti che scaturiscono dai resoconti di una cronaca sempre più nera è una normativa più intransigente e un’applicazione più severa delle leggi chiamate a combattere il femminicidio. Come da comunicato regionale, l’anzidetto fiduciariato invita chi di dovere al vertice di Stato a contrastare in maniera più energica questi fenomeni di violenza, introducendo pene di massima reclusione per chi commette simili atti di violenza. Perentoria la presidente del fiduciariato Sandra Ćakić Kuhar, nel dire che “il sistema di tutela delle vittime della violenza domestica in Croazia è purtroppo ancora insufficiente a mantenere sotto controllo una realtà che sta sfuggendo di mano, così come confermato dall’escalation dei numeri della statistica ufficiale”.

Sandra Ćakić Kuhar.
Foto: GIULIANO LIBANORE

Si fa presente che nel corso di tutto il 2021 e nei primi 8 mesi del 2022, in Croazia reati di violenza di differente gravità sono aumentati del 30 per cento e che la violenza che si consuma dentro alle mura domestiche “non è un affare privato tra la vittima e il prepotente, bensì un problema su scala sociale e pertanto la comunità è chiamata a reagire”. A confermare la costante crescita dei casi di violenza domiciliare sono anche i dati forniti dalla Questura istriana stando ai quali negli ultimi 25 anni, nello specifico tra il 1997 ed il 2021, sono state uccise 26 donne, di cui 20 dai loro diretti familiari. Dall’analisi degli omicidi perpetrati risulta che il maggior numero di donne sono state uccise dai loro consorti o conviventi.
Nel corso del 2020 “epidemico”, la Questura ha evidenziato ben 93 reati di violenza in famiglia, durante l’altrettanto epidemico 2021, ulteriori 145, mentre quest’anno, entro la fine di agosto, sono stati già conteggiati 117 reati commessi da uomini e subiti da donne. La coordinatrice della Casa rifugio Istra, Jadranka Černjul ha confermato che gli interventi d’aiuto sul terreno stanno decisamente aumentando e che l’esperienza acquisita a proposito sta a dimostrare che il quadro giuridico non è ancora sufficiente a combattere efficacemente la violenza contro le donne in tutta la sua gravità.
Il Fiduciariato istriano ai appella, infine, alla Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 2022/0066 varata lo scorso marzo, sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica. La medesima valuta che questo tipo di violenze colpiscono ogni terza donna d’Europa e che ogni seconda ha prima o poi subito molestie sessuali. In base al medesimo documento, ogni seconda giovane donna è stata sessualmente importunata tramite Internet. Tanto di dati invitano eccome ad agire, sulla falsariga delle direttive proposte dall’anzidetto documento UE.

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