Il valore delle tradizioni

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Il valore delle tradizioni

È ai bimbi, ricchi di fantasia e curiosità, che va trasmesso con metodo ed entusiasmo il prezioso dono delle tradizioni e della storia che le ha accompagnate nei decenni in Istria. È questo il messaggio scaturito ieri al Convegno su “Il mantenimento dell’identità territoriale istriana e la cultura tradizionale nell’Istruzione e nell’Educazione prescolare”, al Park Plaza Belvedere di Medolino, dove si sono dati appuntamento un centinaio di educatori e operatori del settore e 22 gruppi di altrettanti asili provenienti da tutta la Regione. Hanno organizzato il convegno l’Agenzia nazionale per l’Istruzione e l’Educazione (AZOO), la Scuola per l’infanzia e il Comune di Medolino, con il patrocinio del Ministero della Scienza e dell’Istruzione. Di pari passo è stato presentato il progetto che introduce la storia e la tradizione del territorio nei curricula delle scuole materne.

Ad aprire il simposio è stato l’assessore regionale alla Cultura, Vladimir Torbica, il quale per prima cosa ha ringraziato la locale Scuola materna e l’amministrazione comunale “che hanno portato talmente bene a compimento un impegno, che non è stato certamente un compito di poco conto”.

Creatività senza schemi

Il tutto, ha proseguito, non si sarebbe reso possibile senza l’Agenzia-AZOO. Torbica, nelle sue dichiarazioni ai media, ha spiegato che cosa rappresenti per gli asili e i piccoli frequentatori un progetto di questo genere: “Nell’era della globalizzazione significa molto avere l’occasione di coltivare usi e costumi, tradizioni e tutto ciò che è parte del nostro patrimonio culturale. (…) L’importanza del curricula per bambini così piccoli sta nella possibilità di poter trasmettere e, di conseguenza, di poter apprendere questi valori trasformandoli poi in creatività. Una creatività tra l’altro, senza schemi”.

Il sindaco in… uniforme

Hanno salutato i presenti, dopo lo stacco canoro della brava “klapa” “Škerac”, il sindaco di Medolino, Goran Buić, apparso insieme al vicesindaco, Damir Demarin e al presidente del Consiglio comunale, Marko Zlatić, in una storica uniforme: quella dell’organizzazione croata nota come “Hrvatski Sokol”. “Il movimento è stato particolarmente vivo a Medolino nel 1918 – così il sindaco –, e ho voluto ricordare questa figura perchè la sento vicina a chi come noi desideri fare della tradizione un bene che accomuna”.

Gli asili impegnati

Jasna Šverko, dell’Agenzia nazionale per l’Istruzione e l’Educazione, ha rigraziato espressamente gli educatori per avere riconosciuto la validità e la qualità del progetto, e per avere eseguito i compiti e raggiunto egregi traguardi.
Dopo alcune lezioni plenarie, nel pomeriggio era in programma il Festival della territorialità. Diciotto in tutto le scuole per l’infanzia incluse nel progetto intitolato “L’Istria negli occhi dei bambini – l’uso dei media nella tutela del patrimonio culturale. Nei tre laboratori sono stati inclusi 16 asili, tra i quali gli asili italiani “Paperino” di Parenzo (con “Il segugio istriano, il boscarino e la capra”); il “Rin Tin Tin” di Pola con “Ciak si gira”; l’asilo Fregola di Buie con “Una finestra su Momiano e il suo castello”; la scuola materna per l’infanzia “Girotondo” di Umago (con “Le tradizioni del paese”); l’asilo bilingue “Petar Pan” di Dignano (con “La cucina tradizionale di Dignano”).
I 300 bimbi degli asili istriani ieri ospiti di Medolino hanno partecipato via via a officine, visite organizzate e a momenti di svago nell’area circostante. Così, c’è chi è stato in visita a Visola e ai suoi resti romani; chi ha imparato come si fa la pasta fresca e il pane nelle stufe a legna; chi è andato a vedere l’esposizione permanente (floro-faunistica) della Casa della Natura di Promontore, e chi ancora ha assistito a come si lavavano i panni ai tempi delle… bisnonne.

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