Una trasferta memorabile a San Lorenzo in Campo

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Una trasferta memorabile a San Lorenzo in Campo

La gioia di condividere l’amore per la musica, stare insieme e fraternizzare cantando ha portato ancora una volta la Società artistico-culturale “Lino Mariani” di Pola fuori dai confini nazionali e precisamente a San Lorenzo in Campo in provincia di Pesaro e Urbino, nelle Marche. Un’altra trasferta di quelle memorabili, a parere dei coristi e della presidente Loretta Godigna, che assicurano d’aver trascorso uno stupendo fine settimana di canto grazie all’ospitalità offerta generosamente dal coro locale “Jubilate”. Intanto, bisogna dire che quella tra le due corali è una collaborazione recente. Incontri precedenti non ce n’erano stati, anche se l’invito ai polesi di esibirsi a San Lorenzo in Campo era stato formulato la prima volta più di due anni fa, e poi rinnovato quest’anno. Le circostanze, però, non sono state favorevoli all’incontro fino ad ora. Sabato sera, dunque, il primo concerto della SAC “Lino Mariani” nella Basilica benedettina di San Lorenzo in Campo nell’occasione della Rassegna Corale “Laurentina” che quest’anno è giunta alla 12.esima edizione. Il coro misto della Comunità degli Italiani di Pola, diretto da Ileana Perosa Pavletić, ha proposto soprattutto arie operistiche, ma anche brani corali d’autore e popolari, un celebre spiritual e via elencando. In programma “Dinanzi a tua maestà” di Haydn, “Amici miei”, la stupenda “Ave verum” di Mozart, “Regina coeli”, “Vedi le fosche notturne spoglie” dal “Trovatore” e un gran finale in grande stile con “Va pensiero”, che ha visto l’esibizione spontanea dei cori riuniti. Il giorno seguente il coro polese ha cantato la messa mattutina alla presenza di una moltitudine di fedeli del luogo e delle località limitrofe, di ospiti e autorità comunali. In segno di riconoscenza per l’ospitalità, la direzione della SAC polese ha regalato alla corale “Jubilate” il volume “Istria pittorica” edito dal Centro di ricerche storiche di Rovigno. Secondo il giudizio della presidente Loretta Godigna, la trasferta è particolarmente riuscita, il coro si è dimostrato all’altezza del compito, alcune interpretazioni sono state fuori dal comune e, in generale, i commenti del pubblico e gli applausi scroscianti hanno dato conferma del successo. Una buona cosa, insomma, visto che il viaggio è stato oltremodo lungo e faticoso, specie per un coro i cui membri certamente non sono più giovani come un tempo.

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