Una città sempre più verde

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Una città sempre più verde

La messa a dimora in piena terra di piantine stagionali dalla ricca fioritura fa delle aiuole di Pola delle oasi colorate che trasformano, addirittura, la città. In special modo il centro, dove tutto appare più “povero” di prima dacché la circolazione dei cittadini è diminuita di tanto (lo si vede specialmente nelle ore serali). Ma non è di questo che vogliamo parlare, bensì del verde pubblico, bene prezioso che l’Herculanea con il suo Settore giardinaggio ripropone a ogni inizio di primavera piantando le annuali e le perenni, in centro e nel suburbio. Lavori che costano sudore alle maestranze della municipalizzata Herculanea, che vediamo chine su aiuole e bordure, dove zappano, tolgono erbacce, aggiungono nuova terra, concimano; e qualcuno anche scava buche profonde per la messa a dimora di alberi e arbusti. Così, nelle bordure, si piantano per lo più piante mediterranee, che sono parte del nostro ecosistema quindi meglio corrispondono al clima del luogo. Infatti, non è raro vedere rosmarini, lavande, oleandri e altre piante e arbusti da macchia, nelle rotatorie, lungo le nostre strade, dove lo stile del “giardino roccioso” ha avuto la meglio proponendo anche l’olivo, pure quello in versione bonsai. Sia come sia il verde pubblico è qualcosa che da noi funziona, e probabilmente anche costa. Soldi ben spesi? Sembrerebbe di si.

Mercato centrale

Per ultimo, il Settore giardinaggio è intervenuto al Mercato centrale e ha interrato un albero di cedro e uno di castagno. Gli ippocastani sono un bene da preservare: il filare delle bancarelle ortofrutticole è bene collettivo, di un bello invidiabile.
Il Centro sociale Rojc, con alberi e piante arbustive che hanno creato un piccolo parco all’entrata del parcheggio sottostante l’edificio massiccio che fu una ex caserma, è più ricco da poco di un filare con 10 tigli. Albero che bene attecchisce nei nostri luoghi, e quando fiorisce espande un odore gradevole e inconfondibile.
Nel rione di Siana, in via Vitasović, si è pensato all’abbellimento di un piccolo parco piantando tre aceri e tre arbusti di Melia azedarach detta albero dei rosari (che ha una bella fioritura delicatamente colorata). In via Gumbac (sotto Castagner) è stato piantato invece un filare di 15 tigli.

Bosco Siana e Bussoler

La Città, con l’Herculanea e il suo settore specializzato, ha donato da poco all’ente che si occupa della cura e del rimboschimento di Bosco Siana, 12 roverelle piantate sul posto dagli alunni della scuola elementare di Monteparadiso. L’occasione è stata quella della Giornata internazionale dei boschi. Quest’albero caducifoglio può raggiungere un’altezza di 25 metri e ha un elevato tasso di accrescimento. La Quercia Roverella è un albero abbastanza longevo visto che raggiunge un’età di un centinaio di anni e, per la ricchezza della chioma, per la maestosità del tronco e per l’armonica architettura dei rami principali, è considerata uno dei più belli tra gli alberi secolari dei nostri boschi. Altre roverelle saranno piantate per la Giornata del pianeta nel Parco del Bosco di Bussoler, a pochi chilometri dal centrocittà, e ancora in Bosco Siana.
Dal Municipio informano che gli addetti al verde pubblico si fanno carico pure di lavori di manutenzione delle fontane e della sistemazione dei viottoli nei parchi cittadini, dove aggiungono all’occorrenza ghiaia all’acciottolato di sentieri e vialetti.
Nelle vicinanze dell’Arena, in Parco Valeria e nelle zone circostanti, si fa uso di sistemi d’irrigazione che traggono l’acqua dalla fonte del Ninfeo, nella vicina Carolina.

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