Un gemellaggio spontaneo

La SMSI «Dante Alighieri» ha ospitato gli allievi che frequentano gli ultimi tre anni delle scuole secondarie di secondo grado pubbliche e private della Regione Liguria. Un’ottima occasione per rinsaldare i rapporti d’amicizia e per parlare della travagliata storia di queste terre di confine

0
Un gemellaggio spontaneo

Sono tornati gli amici liguri. E giunti a questo punto, si può ben parlare di spontaneo gemellaggio, di attenzione costante nei confronti della realtà minoritaria italiana d’Istria, di recupero della storia che ha segnato (e cicatrizzato) queste terre, di volontà di perpetuare il legame pluridecennale stabilito con la Scuola Media Superiore Italiana “Dante Alighieri”. L’istituzione è tornata ad accogliere un’altra generazione di allievi che frequentano gli ultimi tre anni delle scuole secondarie di secondo grado pubbliche e private della Regione italiana. Sono ragazzi vincitori dell’ultimo concorso dedicato a “Il sacrificio degli Italiani della Venezia Giulia e Dalmazia: mantenere la memoria, rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti dei popoli” e che sono stati premiati con un’opportunità di formazione e di scoperta di aspetti ancora ignoti del travagliato passato di queste terre di confine.
L’esperienza sul campo
La tappa alla “Dante”, nel loro lungo itinerario che tocca il Friuli Venezia Giulia, Fiume, Pola e le principali Città d’Istria è servita a toccare con mano un esempio concreto di “resistenza” e di affermazione della cultura e della lingua italiana in un contesto linguistico-culturale maggioritario, complesso e diversificato.
Puntuale, come ogni anno, la preside Debora Radolović ha spalancato le porte dell’istituzione per fare accomodare la comitiva di studenti guidata da Giorgio Traverso, da sempre organizzatore responsabile di questo tipo di viaggi, considerato ormai di casa alla pari di Fulvio Mohoratz, rappresentante dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, entrambi arrivati in compagnia di colleghi e docenti delle scuole liguri.
Capire la storia
La nostra scuola si è così riconfermata una destinazione prescelta da altre Regioni e scuole italiane, per capire meglio la storia della presenza italiana autoctona dell’area istro-quarnerina. I più bravi dei partecipanti al succitato concorso si sono dimostratisi capaci di affrontare un argomento serio al concorso letterario, di intuire le vicissitudini storiche di queste terre e delle sue genti, e pertanto giungono a noi rappresentando un bel numero di istituzioni, soprattutto liceali. La preside della SMSI Debora Radolović, ha presentato l’attività di un’istituzione che desidera veicolare cultura, polivalenza, multilinguismo, apertura mentale e coscienza di appartenenza identitaria italiana di generazione in generazione. D’obbligo l’infarinatura sui nostri percorsi didattico-formativi, programmi, progetti ed europrogetti (fin troppo osteggiati dalla selettività ministeriale), successi, novità di studio (leggi il ramo che prepara i periti informatici), sugli obiettivi e i successi scolastici, il programma di cooperazione con l’Italia sostenuto dai contributi finanziari dell’UI-UPT, le prove di maturità da affrontare (penalizzati dai saggi di lingua croata), il sistema rigido e selettivo d’ingresso alle Università, la scuola italiana alla luce della riforma scolastica e altro.
La scuola della scelta
Incuriositi, i liguri hanno richiesto lumi in merito alle programmazioni formative, allo standard pedagogico, ai curricola. Particolarmente meravigliati del numero di materie che contano i licei, del fondo ore di lingue, in una scuola dove si apprende l’italiano e il croato a pari merito, più l’inglese, il tedesco e il latino, nel caso dei liceali. Il discorso sulla scuola da parte della preside si è anche esteso alla CNI, alla Città di Pola, ai suoi trascorsi storici e alla realtà presente contrassegnata dalla recessione economico-industriale, che di riflesso investe pure la Dante (allievi e famiglie che diventano protagoniste dell’ultimo esodo economico), che, come sentito dire, non è da considerarsi esclusivamente la scuola della minoranza italiana, ma la scuola della scelta, di coloro (croati e tante altre nazionalità presenti), che optano per un solido e approfondito apprendimento della lingua italiana. L’escursione dei liguri è continuata all’insegna della visita con onoranze al Sacrario dedicato ai Caduti Italiani e alla tomba (svuotata) di Nazario Sauro nel Cimitero della Marina Militare, e al Cippo in memoria delle Vittime di Vergarolla, con percorso nel centro storico (Arena – Arco dei Sergi) guidato dal prof. Vito Paoletić.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display