Pola. Uomini, armi e arti marziali: la Polizia in mostra

Atto finale della campagna «Diventa poliziotto/poliziotta» promossa dalla Questura per arruolare le nuove leve in Regione con una dimostrazione pratica in piazza del Popolo

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Pola. Uomini, armi e arti marziali: la Polizia in mostra
L’esercitazione con i fucili VHS in piazza del Popolo. Foto: Fredy Poropat

Con la Giornata delle porte aperte, svoltasi ieri mattina in piazza del Popolo si è in pratica conclusa la campagna promossa dalla Questura istriana “Postani policajac/policajka (Diventa poliziotto/poliziotta)”, finalizzata ad assumere un numero quanto maggiore di agenti di Polizia residenti in Istria. Si tratta dell’ultima e conclusiva tappa del progetto, che in precedenza si era tenuto a Buie, Albona, Pisino e Parenzo. L’interessante manifestazione, seguita da un consistente numero di cittadini di ogni fascia d’età è stata indirizzata in primo luogo luogo ai giovani delle scuole medie e alle persone disoccupate (sino ai 28 anni d’età), nonché a coloro che intendono intraprendere una nuova carriera, avendo modo di vedere da vicino e ottenere consigli utili grazie alle varie attrezzature esposte e alle esercitazioni dimostrative delle forze dell’ordine.

Un modo di vivere particolare
“Come ogni anno – così il vicequestore Božo Kirin –, lo scopo principale della nostra campagna è quello di assumere nuove leve residenti in Regione e che sono volte ad aiutare gli altri, tutelare la sicurezza e prendersi cura delle persone. Inoltre devono avere un’attitudine al lavoro di gruppo e la voglia di imparare. Sinora venivano arruolati agenti provenienti dalle altre parti della Croazia, che in seguito cercavano il trasferimento nelle zone a loro vicine. Ora desideriamo invertire questo trend. Quello dell’agente non è soltanto un lavoro, ma un modo di vivere particolare che richiede responsabilità, sacrifici e che è molto difficile da svolgere”, ha detto il vicequestore.

Una passione fin da piccolo
A rivolgersi ai media è stato pure Antonio Ban, di Biassici (Bijažići, nel Giminese), che lo scorso anno ha terminato il succitato istituto scolastico venendo subito assunto nel Commissariato di Pola. “Essendo mio padre un appartenente alle Forze armate – ha detto il poliziotto – e che dunque si occupa di sicurezza, vista la somiglianza tra le due professioni sin da bambino ho desiderato diventare un poliziotto. È una professione che mi soddisfa molto, in quanto ho la possibilità di aiutare le persone e dedicarmi alla loro sicurezza”. Sono intervenuti pure Mateo Matteoni, neocampione europeo U-18 (categoria 81+) del club di arti marziali Jiu-Jitsu “Lotus” di Pola, nonché suo padre Aleksandar, i quali su invito dell’Unità d’intervento speciale hanno svolto alcuni allenamenti congiunti presentati nell’occasione. “È stata una bella collaborazione, utile a entrambe le parti. Il lavoro di poliziotto è tra i più difficili e occorre un bel coraggio per portarlo a termine”, hanno sottolineato gli atleti.

Artificieri, Anticrimine…
Oltre allo stand allestito dagli Artificieri, i presenti hanno potuto visitare pure quello dell’Anticrimine con gli esperti per le indagini forensi, nonché altri tipi di attrezzatura usata dalla Polizia, i veicoli tra cui una ‘volante’, una ‘civetta’ nonché una motocicletta. La parte… pratica invece ha riguardato il maneggio delle armi da fuoco, ossia il fucile d’assalto VHS (di produzione croata però conosciuto in tutto il mondo) e la pistola HS, la destrezza del cane poliziotto Bela, un pastore belga di quattro anni e mezzo seguito dall’istruttore Tomislav Dubac, che ha rinvenuto della droga nascosta nelle borse, le esercitazioni dell’Unità d’intervento speciale (difesa a mani nude, difesa dalle armi bianche, da fuoco ecc.). Infine, tutti ad applaudire le abilità mostrate da coloro che hanno preso parte all’evento con un protagonista particolare ovvero il “piccolo poliziotto” Luka Bagarić, vestito rigorosamente in divisa, affetto da sindrome di Down (va detto che erano presenti pure gli altri assistiti del Centro), con la passione innata di divenire un agente. Tanto che alcuni mesi fa gli è stato concesso di fare una perlustrazione mattutina accompagnato da una coppia di servizio. Gli ha stretto la mano pure il vicequestore Kirin al quale ha chiesto: “Mi avete preparato l’esame d’ammissione alle forze dell’ordine?”

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