Pola. Gli alberi sacrificati per cause maggiori

È successo in via degli Statuti Vecchi dove è in corso il rifacimento della rete fognaria e di quella idrica

0
Pola. Gli alberi sacrificati per cause maggiori
Uno dei due filari di alberi in via degli Statuti Vecchi. Foto: DARIA DEGHENGHI

Dopo la ricostruzione di via dell’Arsenale, lenta ma buona, il cantiere di via degli Statuti Vecchi comincia a destare apprensione tra i cittadini. In questo caso i lavori procedono spediti, anzi, rapidi quando lo consente la pioggia, ultimamente fastidiosa, ma c’è della perplessità intorno alla questione dei due filari di alberi che corrono appunto lungo la succitata via e via della Stazione. Sta di fatto che diversi alberi sono stati sacrificati a quella che si usa definire “causa maggiore”, cioè la necessità di rifare gli impianti (condotte, pozzetti e canali) della rete fognaria e di quella idrica, senza spreco di complimenti alla tradizione paesaggistica polese, che affonda le sue radici nell’urbanistica austroungarica.
La questione è stata sollevata seduta stante alla scorsa sessione ordinaria del Consiglio municipale da Ana Fonović, consigliera della piattaforma Možemo!. Fonović ha chiesto a chi di dovere (in questo caso Anja Ademi, in quanto responsabile del dipartimento all’Amministrazione locale), “chi dovrebbe badare alla sicurezza del patrimonio arboreo urbano nei cantieri, quali garanzie ci siamo riservati nella stipulazione dei contratti d’appalto e quali strumenti abbiamo a disposizione per costringere i costruttori a trattare con rispetto i viali alberati, se le multe o sanzioni di altro tipo?”. Anja Ademi ha risposto che l’opera è di pertinenza dell’Azienda strade (Hrvatske ceste), ma gli appalti complessivi, visto che si lavora gomito a gomito su varie tipologie di infrastrutture tra aziende di diverso profilo, è stato gestito dalla società idrica polese “Vodovod”. Ademi non ha parlato di “sanzioni” né di “multe”, ma ha enunciato un concetto generale che a suo dire dovrebbe bastare a titolo di garanzia per il verde pubblico: “Si vede dai vari interventi in tutto il perimetro urbano che, non solo stiamo attenti a tutelare le piante che abbiamo avuto in retaggio dalla storia, ma andiamo ad aggiungere di nuove in qualunque occasione si presenti. Si è visto, d’altronde, come in via dell’Arsenale sono stati sostituiti con piante giovani tutti gli alberi secchi, malati o danneggiati durante gli scavi o consumati dal tempo”.
Tornando ai lavori in via degli Statuti Vecchi si è sentito dire anche che il contratto d’appalto quadro prevede 70 giorni (sabati, domeniche e festivi esclusi) di interventi integrati al sistema di drenaggio, alla rete idrica, all’illuminazione stradale e alla ricostruzione del manto stradale tra le due rotatorie di piazza al Ponte e Carolina, compreso il vasto incrocio con via della Stazione, vicolo Zacchigna e viale Milotti. Gli scavi in profondità sono iniziati nella prima settimana di marzo e dovrebbero terminare in tempo per la stagione turistica di punta, dunque entro il primo giugno. La circolazione dei mezzi pubblici e privati per ora non ne risente, essendo transitabili tutte le strade del circondario e quindi via Spalato per entrare in città e via Flavia per uscirne, attraversando la rotatoria al Ponte in due direzioni: verso Montegrande e Dignano a nord e verso Siana, la tangenziale e l’autostrada o Fiume verso est.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display