Notevole ridimensionamento del Programma di edificazione

Dopo una serie di batti e ribatti il documento è stato alla fine approvato in sede di Consiglio cittadino

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Notevole ridimensionamento del Programma di edificazione
I banchi dell’opposizione. Foto: DARIA DEGHENGHI

I soldi non fanno la felicità, si dice, ma possono creare polemica, aggiungiamo noi. Tanto sulla scorta degli interventi in sede consiliare allorché si è trattato di votare la realizzazione del programma di edificazione e manutenzione dell’infrastruttura della realizzazione del Bilancio 2023 e del Piano di equilibrio di Bilancio per il periodo 2023-25. Dei ritocchi subiti dai piani originari di edificazione e manutenzione dell’infrastruttura abbiamo già scritto nel dettaglio su queste pagine. La manovra è stata illustrata alla seduta dall’assessore Samanta Barić. Il considerevole ridimensionamento del “valore” del documento relativo la costruzione, sceso in due allineamenti da 6 milioni di euro a 4,9 prima e a 1,9 poi e infine realizzato nella misura di 1,4 milioni, per la parlamentare Dušica Radojčić è la prova provata del caos nel quale la Città si trova ad annaspare. In parole povere, il piano ha avuto la misera realizzazione del 24 p.c. “Dopo tanto caos, sarà difficile rimettere le cose a posto”, ha constatato Radojčić. Polemica anche nei confronti della Pula Parking, che si vede depositare sul conto quasi 400mila euro l’anno per vari interventi di manutenzione, ma che però monetizzano i parcheggi avuti in uso gratuito dalla Città. Per non dire poi della grassa spesa per la costruzione del parcheggio roto, che ha polverizzato 700mila euro.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Valter Boljunčić (intervenuto a nome del Club dietino, mentre Radojčić a nome del club Možemo!). “La spesa di 1,4 milioni di kune per il programma di edificazione infrastrutturale corrisponde alla costruzione di due garage roto. Poca cosa. Indubbiamente è lo specchio del lavoro di questa amministrazione”. Caos o meno, poco o tanto, entrambi i piani hanno avuto luce verde. Lunga spiegazione della realizzazione del Bilancio 2023 da parte dell’assessore Aldo Rojnić e constatazioni alla carta carbone di Boljunčić, che ha ribadito essere la realizzazione del Bilancio la copia di quanto visto in ambiti di edificazione e manutenzione infrastrutturale. Il bello è che di soldi ne sono rimasti e non pochi.
Ma ormai, quel che è fatto è fatto e lo si può solo constatare, ma di modi di cambiare qualcosa non ce n’è. Si potrebbe prendere le misure sul da farsi nell’anno in corso. In quest’ottica sono stati proposti cambiamenti ai Programmi di edificazione e manutenzione infrastrutturale, a quello delle necessità pubbliche nel campo culturale e sociale. Braccio di ferro sull’emendamento con il quale si chiedevano 30mila euro per la Società distrofici dell’Istria, per l’acquisto di un furgoncino; il documento è stato cassato poiché è risultato non conforme ai requisiti richiesti. La proposta è giunta da casa Možemo! e il consigliere Vuković ha letto la bocciatura proprio nella provenienza. Anche se poi in molti si sono detti a favore dell’assegnamento, ma non sulla base di un documento che non regge formalmente. Rammarico di Boljunčić per non vedere il progetto della Riva nel programma del 2024. Ma la polemica è stata ad ampio ventaglio su molti punti (il dibattito ha incluso quattro punti), con la presidente del Consiglio che in alcuni momenti ha alzato la voce.

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