L’avventura-horror «Saint Kotar» è il migliore videogioco in Croazia

Riconoscimento nazionale per la «Red Martyr Entertainment» del polese Marko Tominić

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L’avventura-horror «Saint Kotar» è il migliore videogioco in Croazia

Un gamer è colui che passa buona parte della sua giornata ai videogiochi. E non solo per divertimento, ma anche per fare… carriera. Per intenderci, l’industria dei videogiochi vale più di musica, cinema e streaming messi insieme. Basti pensare che nel 2020 ha toccato ufficialmente 159 miliardi di dollari di fatturato, un dato record molto significativo che supera i 100 miliardi realizzati nel 2019 dall’industria cinematografica. Gli esperti del settore dunque prevedono che questa crescita continuerà nei prossimi anni.

 

In questo, anche Pola ha il suo… asso nella manica. L’azienda “Red Martyr Entertainment”, per il suo primo videogioco intitolato “Saint Kotar”, grazie alle votazioni sul portale gaming “HCL”, ha ricevuto il premio “Il castoro d’oro (Zlatni dabar)”, il massimo riconoscimento nella categoria a livello nazionale. Ne parliamo con il fondatore della ditta, Marko Tominić, naturalmente un gamer appassionato, che tra ha terminato gli studi di Informatica gestionale alla Facoltà di Pola.

“Sino al temine degli studi, iniziati nel 2009 e durati sino al 2013 – così il nostro interlocutore -, ho lavorato in alcuni web shop a Pola e altrove in Croazia. Nel 2017, finalmente mi sono deciso a intraprendere questa professione, ovvero a dedicarmi alla realizzazione di videogiochi. Era questo il mio sogno, che fortunatamente si è avverato”.

Marko Tominić

Vista la grande mole di lavoro quanti dipendenti ha la ditta?

“Al momento abbiamo tre dipendenti in pianta stabile, compreso il sottoscritto, e tre collaboratori esterni. Tutto funziona tramite Internet. La produzione di videogiochi è assai complessa e, in parole povere, viene svolta come in un film: scrittura dello scenario compresi i sottotitoli, suono, animazioni e quant’altro. Io sono un ‘game designer’, oppure il cosiddetto ‘game director’, colui che dirige il progetto dei singoli videogiochi. Solitamente questi iniziano con una storia e il ‘Saint Kotar’ riguarda la località inventata dell’abitato di ‘San Kotar’, in qualche parte del Gorski kotar”.

Che cosa succede nel videogioco?

“Si tratta di un’avventura horror che ci porta a dirimere il mistero legato alla scomparsa di una donna, cercata da due uomini. La donna è sospettata di avere preso parte, assieme ad altri individui legati all’ambiente della magia nera, a degli omicidi”.

I due fratelli protagonisti principali del videogioco

Il primo videogioco creato e subito premiato a livello nazionale…

“Ci sono serviti ben 5 anni, però avevamo appena iniziato con questo tipo di progetti. Adesso, con l’esperienza acquisita, possiamo creare un videogioco nell’arco di un anno e mezzo-due.

I programmi per il futuro?

“Stiamo ampliando la storia attuale e poi ci dedicheremo a un’altra, che dovrebbe svolgersi in Istria. Tra l’altro, dobbiamo pure sviluppare un’app del gioco premiato per lo smartphone”.

In sintesi, come funziona la vendita dei videogiochi sul computer?

“La vendita avviene tramite lo Steam, che è una piattaforma per il gaming, dedicata agli amanti dei videogiochi. Certamente non possiamo lamentarci di come vada la vendita e di conseguenza della rendita, nonostante la provvigione e le tasse che dobbiamo pagare”.

Come definirebbe un gamer?

“Una persona appassionata dei videogiochi, che può dedicarsi a questi sino a 20 ore al giorno”.

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