Medicina d’urgenza: rinforzi in arrivo

L’Istituto formativo della Regione istriana investirà 550mila euro in cinque nuove ambulanze

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Medicina d’urgenza: rinforzi in arrivo
Il parco macchine dell’Istituto formativo di Medicina d’Urgenza verrà arricchito. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

Un investimento di 550mila euro per rinnovare, almeno in parte, il parco macchine/ambulanze dell’Istituto di Medicina d’urgenza. È quello previsto dalla Regione istriana che, in questi giorni, ha accolto la richiesta dell’ente di un contributo finalizzato all’acquisto di cinque nuovi veicoli medico-sanitari. Veicoli più che necessari, tenuto conto che il parco macchine dell’Istituto istriano è costituito in gran parte da mezzi sempre più vecchi, talvolta obsoleti, e non più in grado di rispondere agli standard sanitari legati al servizio di emergenza. Dei 45 veicoli oggi a disposizione dell’ente, uno è stato immatricolato per la prima volta addirittura nel 1996. Altri quattro veicoli hanno, invece, più di 15 anni, mentre altri 11 hanno ormai superato i 10 anni d’età. L’età media di tutti gli altri mezzi a disposizione dell’Istituto di Medicina d’urgenza è pari a 8 anni. Questo, e naturalmente anche il fatto che l’ente non dispone delle risorse necessarie, ha spinto il presidente della Regione, Boris Miletić, ad accogliere la richiesta di aiuto avanzata dai vertici dell’ente sanitario, che ora potrà finalmente svecchiare un parco automezzi carente e obsoleto. O perlomeno questo è quanto sperano sia lo zupano che i responsabili dell’Istituto, cui non resta che attendere il via libera dell’Assemblea regionale, convocata per le ore 10 di giovedì 19 ottobre. Dopodiché potrà essere definitivamente sottoscritto il contratto di finanziamento.

Il contributo regionale di oltre mezzo milione di euro per l’acquisto di cinque nuovi veicoli medico-sanitari potrebbe non essere l’unico. Il presidente Miletić ha accolto infatti anche una seconda richiesta avanzata dall’Istituto di Medicina d’urgenza, che alla Regione chiede un contributo a fondo perduto di 272.500 euro a copertura della spesa di progettazione di sette strutture sanitarie, una per ciascuna Città dell’Istria (Pola, Pinguente, Albona, Pisino, Parenzo, Umago e Rovigno) dove è presente un dipartimento dell’ente sanitario. La richiesta di aiuto è, naturalmente accompagnata da una debita motivazione, con la quale si ricorda che l’Istituto non dispone di beni immobili di proprietà, ma utilizza quelli delle Case della salute dell’Istria. Una soluzione questa che i responsabili della medicina d’urgenza/emergenza ritengono non la più adatta a garantire l’erogazione di prestazioni sanitarie secondo standard di qualità e sicurezza.
“E ancora – è stato detto – nuovi edifici progettati e costruiti nel rispetto di criteri di qualità, sostenibilità e risparmio energetico migliorerebbero anche l’ambiente e la qualità del lavoro dei dipendenti, dei tecnici e degli operatori sanitari”. Migliori strutture e migliori condizioni di lavoro attirerebbero nuovo personale. Le sette strutture verrebbero costruite su terreni di proprietà delle pubbliche amministrazioni. Sebbene accolta positivamente dal presidente della Regione, pronto a firmare il contratto di finanziamento, anche questa seconda richiesta presentata dall’Istituto di Medicina d’urgenza dovrà attendere il 19 ottobre. Infatti, anche in questo caso, l’ultima parola spetta all’Assemblea regionale che, a quanto pare, sembra propensa ad accogliere entrambi gli appelli dell’ente sanitario istriano.

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