La «Martinuzzi» si rifà il look

L’approssimarsi della fine delle lezioni alla Scuola elementare in lingua italiana non impedisce interventi alla sede scolastica e al circondario. In questi giorni è in corso la verniciatura delle facciate. In estate verranno allestiti un campo ginnico-ludico e un’area per lo sbarco e l’imbarco degli alunni

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La «Martinuzzi» si rifà il look
Ricreazione e riposo tra una lezione e l’altra. Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

Gioco, gare, ricreazione, lezione all’aperto, merenda, manovre varie e lavori di manutenzione in corso: tutto questo, e anche altro, ieri mattina all’interno di un unico ineguagliabile circondario scolastico che lascia intravedere le tracce di mille aspetti belli e indecorosi, simpatici e imbarazzanti in un solo frangente. Basta accostarsi al “territorio” della Scuola elementare italiana Giuseppina Martinuzzi con la sua vicina di casa, la Scuola Media Superiore Italiana, Dante Alighieri di Pola per imbattersi nelle contraddizioni. C’è tutta una stupenda comunità a condividere ore piacevoli. Sì perché imparare grammatica al campo sportivo è possibile in barba ai grandi teorici della didattica preclusa in aula. Ci vuole fantasia (la regola della sfida dice tutti accovacciati se la lettera va scritta in minuscola, tutti in piedi se in maiuscolo), ed è fatta anche senza aprire il manuale. Dall’altra parte, all’ombra delle fronde, ecco il ritornello dell’acchiappino recitato spontaneamente in italiano “Toc toc chi è? Nonna cieca! Cosa vuole? Un uovo! Di che colore…” versione moderna di Mosca cieca?, mentre gruppi di insegnanti coordinano dei momenti semplici e indimenticabili di scuola, traendo beneficio dallo stare tutti all’aria aperta. In fin dei conti è giugno, e la calura sta rendendo sempre più surriscaldati gli ambienti scolastici, sognando di già la sempre più prossima vigilia delle vacanze.

Piacere e apprendimento, si diceva, ma anche guai da smaltire in contemporanea. Se per l’età dei trastulli, gli ultimi controlli di matematica, rappresentano il massimo della preoccupazione, per la direzione scolastica ci sono ben altri crucci e bandoli della matassa da dover individuare per porre rimedio a problemi di cui l’area che circonda la scuola soffre da fin troppo tempo. Sono anni che si parla e che si combatte il fenomeno recidivo del danneggiamento di strutture e campi da gioco. La scuola italiana non è certo il bersaglio eletto dal vandalismo, perché il fenomeno sempre più preoccupante, continua a dilagare in tutta la Città, scegliendo come obiettivi preferiti proprio i cortili, gli spiazzi e i giardini delle istituzioni formative. Quello di cui la Martinuzzi, insieme alla Dante, ha diritto è la difesa, al pari di tutte le altre scuole di Pola. E difesa è.

Verniciatura della palestra delle scuole in lingua italiana in pieno corso.
Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

Le facciate a nuovo
In questi giorni sono iniziati i lavori di manutenzione alle facciate della palestra di cui fruiscono le scuole italiane. Tutte le strutture murarie presentano un immagine strana a pois gialli. Niente timori è soltanto un “abito” provvisorio perché poi verrà tutto verniciato a dovere. Prima di procedere, vanno rattoppate le buche di cui soffre l’edificio che presenta superfici ridotte a colabrodo e resti di graffiti a lettere cubitali lasciati nel corso degli anni a opera di individui mai identificati, baby bulli o gioventù bruciata. Più si cancellava e meglio si imbrattava, prima si fissavano le telecamere all’altezza del cortile interno alle scuole e prima ancora venivano demolite a sassate. Impossibile è individuare gli autori di cotanti raid vandalici e di atti di prolifico abbandono di pattume (bottiglie, mozziconi, cartacce, generi alimentari ecc.) Fattibile è invece, quell’opera di difesa di cui si diceva, anche perché sarà colpa dei valori in decadimento, della rabbia giovanile o forse anche adulta nei confronti delle ingiustizie o di una realtà economico-sociale perfida e cattiva, ma, chi rompe non paga e i cocci sono della scuola. In detto caso dell’elementare italiana Giuseppina Martinuzzi, umiliata non solo dal danno economico, ma dall’indifferenza di ignoti nei confronti di un patrimonio pubblico della Comunità nazionale italiana, generato con contributi statali di Croazia e di Italia. Ecco perché è stato necessario precludere l’accesso al vasto circondario scolastico fissando il lucchetto ai due cancelli d’accesso e procedere con una capillare opera di difesa strategica.

Panchine belle, colorate, vistose e… scorzate.
Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

Sostegno di UI e Città di Pola
“Stiamo gestendo un piano d’interventi – ci testimonia il direttore dell’elementare Luka Brussich – da effettuare assieme e con il sostegno dell’Unione Italiana e della Città di Pola per rendere meglio riparata e più ordinata l’intera area scolastica. Mettendo a frutto delle nostre risorse finanziare interne, specificatamente una somma di 5.200 euro, siamo riusciti a mettere a posto l’illuminazione che mancava da anni. Ed è logico che dopo quest’investimento vogliamo assicurarci che non si ripetano ulteriori demolizioni. Quest’anno, quindi, l’Unione Italiana ci ha aiutato staccando un assegno da 3mila euro per la collocazione di videocamere sopra l’edificio della palestra. A titolo di manutenzione e rafforzamento della recinzione esterna del circondario scolastico, poi, la scuola ha speso ulteriori 4.600 euro, di cui 1.900 assegnati dalla Città proprio allo scopo di rendere il circondario della scuola sicuro a norma di legge, privo di immondizie e di escrementi di animali”. Un tanto come investimenti riparatori minimi, con ciò che la scuola deve eccome correre ai ripari avendo pure nel cassetto un offerta didattico-formativa di elevata qualità.
“Quest’estate – come informa Luka Brussich – si procederà alla creazione di un campo ludico-ginnico finalizzato allo sviluppo delle abilità motorie. Su di una superficie di 120 metri quadrati, ora usati come spiazzo vuoto per la più semplice ricreazione, verrà stesa una pavimentazione anti-stress con tante attrezzature da ginnastica e attività fisica già commissionate alla ditta zagabrese Redox. Tutto quanto da collocare a metà agosto, verrà inaugurato il 2 settembre, in concomitanza con il primo giorno di scuola, quando si festeggerà quest’investimento da 69mila euro assegnati dall’Unione Italiana. Sono ingenti soldi pubblici che andranno a frutto per il bene della scolaresca, mentre i lavori che vede in corso per rigenerare le facciate della palestra dall’opera del vandalismo, sono spesati dall’agenzia assicurativa Adriatic. Si andrà avanti ancora per almeno una settimana”

L’area destinata al campo per lo sviluppo motorico.
Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

Un’area di sbarco e imbarco
Troppo importante è la posta in gioco per lasciare che il caos e il disordine padroneggino in tutta l’area scolastica. Basti sentire anche l’esempio di un genitore che ha appena regalato tre metri cubi di sabbia fine, per creare la pista del salto in lungo, quale utile disciplina inserita nelle ore di cultura fisica. Rovinarla sarebbe un delitto. “Posso solo ringraziare il rione della Città che ci accoglie per avere accettato queste nostre misure riparatorie e di chiusura, anche perché senza la collaborazione di tutti, ogni sforzo risulterebbe vano”, così Luka Brussich rendendo noto che ben presto ci sarà ancora un’altra importante novità volta a tutelare la scolaresca. Dal momento che il parcheggio della scuola (nella sua parte non racchiusa da transenna) è diventato di dominio pubblico come a suo tempo quello dell’Ospedale, i genitori sono sempre più costretti a sbarcare i propri figli in strada davanti all’edificio scolastico, con rischi relativi. Il rimedio in detto caso si chiamerà “Hop on Hop off”, parlando della trasformazione della zona iniziale del parcheggio in area di sbarco e imbarco di alunni. Il progetto è già bell’e disegnato a norma di legge e sicurezza dalla ditta Sinteza Project. In luglio dovrebbe venire allestito tutto, segnaletica verticale compresa.

La futura zona di sbarco e imbarco allievi.
Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

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