Incendio al Rin Tin Tin. È un’esercitazione

La simulazione ha coinvolto i 140 bambini che frequentanto l’asilo in lingua italiana e il personale

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Incendio al Rin Tin Tin. È un’esercitazione
Il saluto finale dei vigili del fuoco ai bimbi a esercitazione ultimata. Foto: MARKO MRDENOVIC

“Aiuto, aiuto! C’è un incendio all’asilo… Venite, fate presto!”. E così ieri mattina, alla Scuola per l’infanzia Rin Tin Tin sono intervenuti i vigili del fuoco. Non per un rogo con fumo e fiamme, fortunatamente, ma per un’esercitazione che ha coinvolto 140 bambini e l’intero personale educativo e non. Tutto si è svolto come se realmente all’interno dell’istituto fosse scoppiato un incendio, ma in poco più di una quindicina di minuti tutto è tornato alla normalità. L’esercitazione ha avuto il suo clou nella prova di evacuazione, predisposta dalle educatrici. Prova più che riuscita, a riprova che le procedure seguite dall’asilo e messe in pratica funzionano perfettamente. Una volta dato l’allarme, mentre le educatrici radunavano i piccoli, il personale non docente ha proceduto immediatamente a staccare la luce e a chiudere il gas. Dopodiché, i bimbi – in fila indiana e tenendosi per mano – sono stati evacuati in giardino. Scenografico poi l’arrivo dei soccorsi: subito gli operatori si sono spinti con l’equipaggiamento in dotazione all’interno dei locali già evacuati. Insomma, quella di ieri mattina è stata una validissima esercitazione sia per i bambini che per le educatrici e i vigili del fuoco che – a esercitazione conclusa – si sono intrattenuti per qualche minuto con i piccoli. L’esercitazione è stata commentata dalla direttrice dell’Istituto prescolare Rin Tin Tin, Serena Sirotić, che ha espresso soddisfazione per l’ordinata evacuazione dei bambini. In effetti, le procedure seguite dall’asilo e messe in pratica dalle educatrici hanno funzionato in modo eccellente. “D’altronde sono settimane che ci esercitiamo”, ha detto la responsabile della Scuola per l’infanzia. I vigili del fuoco hanno, invece, spiegato che scuole e asilo hanno l’obbligo di organizzare esercitazioni simili almeno una volta ogni due anni. L’obiettivo è non soltanto insegnare ai bambini come comportarsi in caso di emergenza, ma anche testare i sistemi di sicurezza delle strutture e la prontezza del personale.

Una fase dell’evacuazione dei bambini.
Foto: MARKO MRDENOVIC
L’arrivo dei soccorsi.
Foto: MARKO MRDENOVIC

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