Bagno di Stoia In settembre inizia il recupero

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Bagno di Stoia In settembre inizia il recupero

Non ne basterebbero tre, figurarsi quella sola ora canonica che si chiama, appunto, ora delle interrogazioni, per udire tutti i consiglieri e tutti i funzionari dell’esecutivo nel batti e ribatti che precede ogni discussione del Consiglio municipale. Tuttavia qualcosa si riesce pure a captare, benché nei tratti essenziali che il regolamento e il “galateo parlamentare” impongono. Preoccupazione per il futuro del cantiere navale di Pola, in primis. Maggioranza e opposizione sono ugualmente in apprensione, ma non concordano sulla responsabilità delle disgrazie che hanno colpito lo stabilimento. Il sindaco Miletić confida “nel senno dei tre soggetti che hanno in mano le sorti del gruppo Uljanik, vale a dire la Direzione, il governo e la Commissione europea”. Di tutt’altro avviso il socialdemocratico Danijel Ferić: “La Direzione che ha portato il cantiere a un passo dal fallimento, e che pertanto costituisce parte del problema stesso, non può essere considerata come parte della sua soluzione”.

A quando l’opera di recupero dello stabilimento balneare di Stoia? (Sanja Radolović, SDP). Finalmente una data precisa, nella risposta dell’assessore Škuflić: si comincia a settembre, subito dopo la fine della stagione balneare. “Se abbiamo atteso finora – ha ricordato l’assessore – è perché una struttura in cemento armato vecchia cent’anni è marcia dentro. Le soluzioni che ci avevano proposto hanno rasentato l’assurdo, specie quel preventivo da 2,5 milioni di euro che prevedeva l’inserimento nella struttura di fibre per astronavi che abbiamo scartato subito”. Così, se ora qualcosa si muove dopo tutto è perché la Soprintendenza ai beni culturali è finalmente disposta ad accettare qualche compromesso. “Abbiamo stabilito che partiremo con l’opera di recupero della struttura principale, ma non è detto che manterremo poi anche tutte le cabine e il resto delle costruzioni annesse. Per conservare la memoria del luogo possiamo ristrutturare qualche cabina, è vero, ma non tutte, perché non avrebbe senso. L’importante è fare il primo passo, e poi vedremo di procedere nei limiti del possibile”.
Altri lavori in agenda in base al Programma delle opere pubbliche? Eccome. In autunno inizia la costruzione della rotatoria in via Rizzi (Monteparadiso) che sarà ultimata al più tardi entro l’anno. Contemporaneamente spunteranno altri cantieri un po’ su tutto il perimetro urbano e precisamente nelle vie Trsina, Crnobori, Lisgnamoro, Plazina, Turtian, Padul, Valdibecco, Palisa, Mardegani, Brist e del Carso, ma anche in prossimità del Polo natatorio in costruzione a Veruda e nell’ex cava di pietra di Stoia (centro commerciale Max) per dotare i nuovi impianti di accesso stradale adeguato. (dd)

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