Villanova. Sagra di San Lorenzo: un connubio di religiosità, folclore e tradizioni locali

In scena quattro CI del territorio. La pioggia mina l’evento, ma il parroco apre la chiesa

0
Villanova. Sagra di San Lorenzo: un connubio di religiosità, folclore e tradizioni locali
Il coro misto della CI di Verteneglio. Foto: CI VILLANOVA

Quasi ogni borgo in Istria organizza una sagra per festeggiare il proprio patrono o qualche ricorrenza tradizionale a cadenza annuale. A Villanova del Quieto, uno degli insediamenti periferici più antichi e più grandi di Verteneglio, si festeggia San Lorenzo. Questa celebrazione popolare ogni anno porta tre giorni di festa nella prima metà di agosto, con musica e ballo, un’escursione sulle colline che sovrastano il fiume Quieto e uno spettacolo artistico-culturale conclusivo, con il quale si celebra pure l’anniversario del sodalizio locale. Momenti culturali e artistici per l’intero paese, un connubio di religiosità, folclore e tradizioni, il tutto organizzato dal Comitato locale e dalla Comunità degli Italiani di Villanova con il sostegno del Comune e dell’Ente turistico di Verteneglio.

Il gruppo folcloristico-vocale della CI di Villanova.
Foto: CI VILLANOVA

Nuovo spazio multifunzionale
Dopo un torneo di calcio, musica e ballo del sabato, domenica la pioggia ha fatto spostare lo spettacolo del sodalizio villanovese dal piazzale di fronte all’ex scuola, all’interno della chiesa locale, dove si sono esibiti gli attivisti delle CI di Villanova, Buie, Verteneglio e Momiano. In un clima accogliente e familiare, caratteristico dei connazionali di Villanova e frutto della passione per le nostre radici e per il nostro patrimonio culturale, numerose sono state le autorità che hanno presenziato all’incontro: il sindaco di Verteneglio Neš Sinožić, il suo vice in quota CNI Mauricio Veronese, il presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul, la viceconsole onoraria d’Italia a Buie Giuseppina Rajko, la direttrice dell’Ente turistico di Verteneglio Michelle Pilat, le presidenti delle CI di Buie e Momiano, rispettivamente Lena Korenika e Arijana Brajko Gall, nonché il parroco locale, don Željko Rajčić, che è stato ringraziato sentitamente per aver aperto all’ultimo momento le porte della chiesa e ospitato lo spettacolo. Ad accogliere i presenti è stata Lorena Lubiana Bellè, presidente del sodalizio locale, che ha specificato come per l’occasione, le attiviste del gruppo creativo della CI hanno allestito una mostra di bellissimi manufatti rustici, creati durante i laboratori diretti dall’artista Dunja Mazić.
Parole di gratitudine pure per Linda Gregori, una compaesana che vive all’estero, ma che ha un legame molto profondo con la sua Villanova, che ha voluto regalare alla CI un quadro rappresentante il borgo realizzato dal noto pittore contemporaneo croato, Ljudevit Šestić.
A prendere la parola pure il sindaco Sinožić che, visto l’improvviso cambiamento di programma, ha confermato che nel prossimo biennio la sede dell’ex scuola a Villanova verrà ristrutturata e adibita a spazio multifunzionale, con uffici al pianoterra e l’asilo italiano locale al primo piano. Come ha confermato il primo cittadino, entro dicembre dovrebbe essere rilasciato il permesso di costruire.

Le autorità e i dirigenti.
Foto: CI VILLANOVA

Ricco spettacolo artistico-culturale
Ad aprire lo spettacolo è stata la banda d’ottoni della CI di Buie, diretta dal Maestro Corrado Moratto che, come ospite tradizionale, ha nuovamente dimostrato di essere l’anima delle feste popolari con la sua musica, che mette di buon umore e fa gustare l’atmosfera. È stata poi la volta dei padroni di casa, ossia il gruppo folcloristico-vocale della CI di Villanova, composto da una quindicina di persone, le stesse che un tempo facevano parte della filodrammatica e che avendo conseguito, una decina d’anni fa, un buon risultato trovandosi a recitare e cantare assieme in una commedia, decisero di portare avanti anche questo gruppo. Accompagnato alla fisarmonica da Sandro Bratović, il gruppo ha proposto “La mia gente”, “Tute le bele vedo”, “Medley di canzoni istriane” e l’immancabile “La notte di San Lorenzo”.

La banda d’ottoni del sodalizio di Buie.
Foto: CI VILLANOVA

Il coro misto della CI di Verteneglio, rifondato sette anni fa con l’obiettivo primario di riprodurre le canzoni di una volta, scegliendo dal suo repertorio di canti popolari istroveneti, che però comprende pure brani classici e spirituali, per l’occasione ha proposto “E picchia picchia”, “Kumbaya”, “Molighe ‘l fil che ‘l svoli” e “Vilanela”. In coro vanta diverse esibizioni in vari Paesi europei e oggi è diretto dalla Maestra Karina Oganjan.
A chiudere lo spettacolo è stato il gruppo vocale “Evergreen” della CI di Momiano, che quest’anno festeggia i suoi vent’anni di fondazione. Dal suo repertorio di canzoni dei mitici anni ‘60, ‘70 e ‘80, come pure in dialetto istroveneto, diretto da Cristina Benolić, ha intonato “Prima o poi”, “L’ultima lettera”, “Lui” e “Amico sole”.

Gli “Evergreen” della CI di Momiano.
Foto: CI VILLANOVA

Una serata frizzate e semplice, ma piena di significati, in quanto vi hanno partecipato anche tanti giovani e ha portato tante belle canzoni di una volta, rappresentando ben quattro sodalizi del territorio. Questa festa, organizzata sempre con la stessa passione per il proprio paese e per le tradizioni, si è conclusa nella sede della CI, con un momento conviviale, musica e ballo.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display