Pedena, un weekend nel mondo fantastico

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Pedena, un weekend nel mondo fantastico

PEDENA | “Sono dei veri succhiasangue”. Poco invidiabile la reputazione di cui i rappresentanti del Comune di Pedena potrebbero godere tra i concittadini dopo lo spettacolo con il quale alcuni di loro si sono presentati all’edizione 2018 del tradizionale Festival di miti, leggende e racconti popolari dell’Istria “LegendFest”. 

L’evento si è tenuto lo scorso fine settimana nel centro storico della cittadina, che ogni anno, dal 2006, a fine luglio si trasforma in un palcoscenico del mondo fantastico della tradizione istriana, su iniziativa dell’Associazione zagabrese “Val kulture”, i cui esponenti organizzano l’appuntamento in collaborazione con il Comune.

Streghe, “pesantole”, mosche…

Il tema di quest’anno erano le creature capaci di trasformarsi in animali e le credenze popolari legate a esse. 
Pertanto, per le vie del centro storico di Pedena ci si poteva imbattere in streghe, “pesantole” e “cavalcanti” (stregoni buoni), dall’aspetto di esseri umani, ma i quali “trascorrono” una parte della loro vita come animali. Streghe e “pesantole” assumono, ad esempio, l’aspetto di mosche, come quelle che i visitatori del Festival hanno potuto vedere in ogni angolo della cittadina grazie all’impegno degli artisti Petar e August Popijač, autori delle riproduzioni dei vari “insetti” e di altre insolite creature realizzate in diversi materiali e collocate in vari punti della cittadina. 
Per proteggere i visitatori dall’attacco delle “mosche”, il duo artistico ha provveduto a creare alcune ragnatele, che hanno facilitato il lavoro delle fate, chiamate a difendere gli ospiti dal Male. Compito piuttosto arduo, anche a causa dei vampiri e dei lupi mannari che circolavano per le viuzze della cittadina, impersonati da comparse del gruppo “Lupo bianco”, tra cui anche alcuni rappresentanti del Comune e del Comitato per la cultura del Consiglio comunale. “È stato un piacere contribuire al Festival non solo da addetti alla logistica, ma anche in un modo più creativo”, ha dichiarato Martina Bilić, assessore all’Amministrazione comunale immedesimatasi nel ruolo di “vampira” nella rappresentazione che ha visto pure la partecipazione di una strega, una fata e un lupo bianco, ossia la versione animalesca di un “cavalcante”. Oltre alla Bilić, a esibirsi come attrici sono state Ivana Tončić, Leona Koren e Marina Gojtanić, mentre a firmare la regia è stato David Petrović.

legendfest 2018 2 290718 15 Una bellissima storia

“Hanno scelto bene; sono soddisfatto della loro esecuzione”, ha detto Ivor Zidarić, presidente della “Val kulture”. Si deve a lui e al suo desiderio di contribuire all’offerta turistica e culturale del luogo dei suoi avi l’avvio del “LegendFest” a Pedena. A tutt’oggi, dopo 12 anni, i programmi di quest’insolita e originale manifestazione sono gratuiti per il pubblico. 
Quest’anno il Festival ha visto una ventina di rappresentazioni, performance, conferenze, mostre, laboratori e concerti.

“Qui assistiamo a una bellissima storia, la cui importanza è molto più profonda rispetto a ciò che vediamo a prima vista”, ha dichiarato nell’ambito della cerimonia d’inaugurazione Vladimir Torbica, assessore alla Cultura della Regione istriana, sottolineando l’importanza del Festival per la tutela e la valorizzazione del patrimonio immateriale dell’Istria. Grazie al “LegendFest”, Pedena fa ora parte del progetto transfrontaliero “Živa coprnija-Živa štrigarija” (“Vera stregoneria”), avviato in seno al Programma di cooperazione Interreg Slovenia-Croazia, nell’ambito del quale, entro la fine del novembre 2019 sarà realizzata una rotta turistico-culturale basata sulla tradizione immateriale fantastica, mediante la quale saranno collegate l’Istria e la regione slovena del Pohorje.

Partecipano al progetto pure la Regione istriana e l’Ente turistico dell’Istria centrale, patrocinatori del “LegendFest 2018”, assieme al Ministero della Cultura, all’Ente per il turismo della Croazia e al Museo etnografico dell’Istria, ai quali si aggiungono alcune aziende. 
A dichiarare il Festival aperto è stata Nada Prodan Mraković, assessore al Turismo della Regione istriana.

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Un teatro diverso

“Credo che Gallignana, Pisino e Pedena siano dei borghi molto interessanti e richiamino molto i centri storici italiani, dove è nato il teatro di strada inteso come invasione dello spazio urbano da parte di un gruppo di attori che fanno uno spettacolo che ha un inizio e una fine utilizzando diverse tecniche. Siamo molto felici di essere qui con la ‘Val kulture’”, ha dichiarato Andrea Benaglio, presidente dell’associazione “AteliercuncheoN” di Bergamo, nonché regista e attore in seno all’organizzazione. 
Egli e i suoi colleghi, che in ambito alla loro associazione si occupano di ricerca teatrale attraverso spettacoli, laboratori e progetti culturali, si sono presentati con la rappresentazione intitolata “Souvenir”. Dotati di trampoli, maschere, strumenti musicali e altri “accessori” del teatro di strada, hanno eseguito uno spettacolo ispirato al sufismo, ovvero alla tradizione culturale e musicale del Medio Oriente e dei Balcani.
Pure quest’anno il Festival ha compreso la tradizionale fiera dei prodotti autoctoni “LegendExpo”, i laboratori e le mostre del “LegendArt” e del “LegendIn”. Questi ultimi due programmi hanno incluso la presentazione dei lavori premiati nell’ambito del Concorso pittorico, sul tema dell’edizione 2018 del Festival, destinato agli alunni delle scuole elementari della Regione istriana, ai quali, quest’anno, si è aggiunta una scuola con insegnamento in lingua croata di Wiesbaden (Germania). 
Tra i 70 partecipanti, a ricevere in dono un pacco regalo contenente una maglietta, dei quaderni e altro materiale didattico sono stati 20 alunni. Lunga la lista delle associazioni, degli artisti teatrali e dei musicisti che si sono presentati al Festival, oltre a quelli già menzionati. Tra questi pure i musicisti della band “Veja”, quelli del gruppo “Plet”, come pure la cantautrice albonese Elis Lovrić con la collega Bika Blasko. Presente alla manifestazione anche quest’anno Nikola Faller, la cui scultura di paglia ispirata al tema del Festival è stata messa al rogo nell’ambito della cerimonia di chiusura della singolare manifestazione.

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