“Relazioni musicali” è il titolo dell’incontro al quale hanno partecipato gli attivisti della Comunità degli Italiani di Momiano, che ha dimostrato come la musica sia un linguaggio universale capace di unire le persone in un abbraccio armonioso di comprensione e amicizia. Organizzato dal coro “Voci del Dese” di Piombino Dese, l’incontro ha visto come fulcro un concerto nella suggestiva cornice dell’ex chiesetta di Sant’Antonio a Badoere di Morgano, in provincia di Treviso, nel corso del quale, oltre ai padroni di casa, si è esibito pure coro misto del sodalizio momianese. Ad accogliere i connazionali istriani sono stati il presidente e il Maestro di “Voci del Dese”, rispettivamente Marino Nepitali e Matteo del Negro, nonché Italia Giacca, presidente del Comitato di Padova dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

Sotto la direzione di Dionea Sirotić, il coro della CI di Momiano ha riempito l’aria con melodie intrise di storia e tradizione, portando con sé i suoni e i racconti della loro terra. Attraverso brani come “Sotto il castello di Momiano”, “Piemontesina” e “Nina distuda el ciaro”, ha trasportato il pubblico in un viaggio attraverso le colline e i villaggi dell’Istria. Ma il ponte tra le culture non si è fermato qui. Con l’arrangiamento di Sašo Fajon, le voci momianesi hanno interpretato “Sapore di sale” di Gino Paoli, donando un tocco contemporaneo alle loro radici. Brani come “Molighe ‘l fil che ‘l svoli” e “La strada nel bosco” hanno catturato l’essenza della vita quotidiana e delle tradizioni, mentre “Come porti i capelli bella bionda” ha risvegliato antichi ricordi e sentimenti condivisi. Il repertorio è stato arricchito da opere classiche della musica corale come “Ave Maria” di Ivan Zajc e “In Vino Veritas” di Nello Milotti, che hanno elevato l’esperienza musicale a nuove vette emotive.

Le voci dei padroni di casa
Questo scambio culturale ha visto pure il coro “Voci del Dese” esibirsi con un repertorio ricco e coinvolgente, che ha abbracciato la ricchezza della tradizione italiana e l’innovazione musicale contemporanea. Tra i brani proposti, sono spiccate opere come “Cercheremo” e “Fiabe” di Marco Maiero. Non è mancata la celebrazione delle radici popolari, con emozionanti arrangiamenti di canti tradizionali come “A mezzanotte in punto” e “Con un bacio piccolissimo”. Il Maestro Del Negro ha sapientemente guidato il coro attraverso le note di “Benia calastoria” di Bepi De Marzi, regalando al pubblico un viaggio sonoro attraverso le tradizioni e le emozioni dell’Italia. Il momento clou della serata è stata l’esibizione d’assieme di “Che sarà” dei Ricchi e Poveri, un inno alla speranza e alla solidarietà che ha unito le voci in un’unica armonia.
Questo straordinario scambio culturale e musicale s’inserisce in uno scambio di visite iniziato lo scorso ottobre, quando il coro veneto era stato ospitato dalla CI di Momiano. La presidente del sodalizio momianese Arijana Brajko Gall, ha ringraziato per la calorosa accoglienza, sottolineando come l’evento, che ha rappresentato un ponte tra passato e presente, ha avuto luogo in occasione del 25º anniversario della fondazione del coro della CI di Momiano, che risale al 12 aprile 1999. “Che sia il primo di molti altri scambi culturali, dove le note diventano ponti che uniscono i cuori di coloro che le ascoltano”, ha concluso Arijana Brajko Gall.
Questo scambio non è stato solo un momento di condivisione musicale, ma anche un’opportunità per rafforzare i legami tra le due comunità, alimentando un’amicizia duratura che va oltre le barriere geografiche. Dopo il concerto, il gruppo momianese, composto da 18 entusiasti connazionali, ha avuto l’opportunità di esplorare le ricchezze storiche della città di Treviso, arricchendo ulteriormente il proprio bagaglio culturale.