Parenzo: è scontro sulle novità a favore dei connazionali

Ad alcuni non sono affatto piaciute le modifiche e integrazioni allo Statuto cittadino

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Parenzo: è scontro sulle novità a favore dei connazionali

Con la Delibera sulle modifiche e integrazioni allo Statuto della Città di Parenzo approvata durante la riunione del Consiglio cittadino tenutasi lunedì sera, in futuro quest’ultimo organo sarà composto da 15 membri, mentre i vicesindaci saranno due, di cui uno dovrà essere eletto tra gli appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana residenti nel territorio di quest’autonomia locale. La discussione è stata abbastanza vivace e ha portato persino all’interruzione della seduta.

Loris Peršurić si rivolge ai consiglieri

Dei diritti e delle assurdità
Il consigliere indipendente connazionale Maurizio Zennaro ha dichiarato di essere contrario a quanto si prevede dal documento, definendo quest’ultimo discriminatorio per la maggioranza, poiché, teoricamente, potrebbe succedere in futuro che sia il sindaco, sia i due vicesindaci potrebbero essere d’etnia italiana. Il relatore Božo Jelovac gli ha risposto che il documento non è discriminatorio verso nessuno, poiché il sindaco non viene eletto in base alla sua appartenenza nazionale, ma in quanto cittadino. A suo avviso, il documento, semplicemente, offre un’opportunità in più all’etnia italiana. Zennaro è tornato al microfono, questa volta soffermandosi sui diritti acquisiti dalla minoranza italiana e richiamandosi al concetto di autoctonia della CNI, chiedendo che esso sia inserito nello Statuto. Ha pure insistito sullo studio obbligatorio della lingua italiana nelle scuole della maggioranza. Jelovac gli ha risposto ribadendo che tutti i cittadini sono uguali, indipendentemente dalla nazionalità, e che tutti hanno il diritto di candidarsi alla massima carica cittadina. Anche Goran Gašparac, dell’SDP, seppur blandamente, ha notato che c’è la possibilità che tutte le massime cariche esecutive municipali “vengano gestite dagli italiani” e che la regola andrebbe riveduta. Il dietino Zoran Rabar non trova alcun problema in quanto proposto dalla Delibera: a suo avviso, l’atto pone tutti i cittadini allo stesso livello e non sarebbe discriminante. Dražen Prgić dell’HDZ ha puntato l’indice contro il multiculturalismo, ritenuto un assurdo, un commercio politico con le minoranze, prendendo l’esempio di Grisignana, dove la popolazione è di maggioranza italiana e uno dei due vicesindaci è eletto dalle file dell’etnia croata, ritenendo la cosa un’assurdità nazionale. Dopo un nuovo intervento di Zennaro, che insisteva sulle sue richieste, richiamando pure diverse volte la vicesindaco connazionale Nadia Štifanić Dobrilović, il dibattito è degenerato e il presidente del Consiglio Adriano Jakus ha sospeso la seduta. Al rientro in aula, la Delibera è stata approvata con la maggioranza dei voti e la seduta è proseguita.

Maurizio Zennaro in una foto d’archivio

Il ricorso della «Fero-Term»
In seguito sono state approvate le Delibere sulle modifiche e integrazioni al Regolamento sul lavoro del Consiglio municipale, sulla ripartizione dei mezzi del Bilancio municipale per il finanziamento dei partiti politici e dei consiglieri eletti dalla lista indipendente e sulle retribuzioni ai consiglieri e ai membri degli organismi di lavoro del Consiglio municipale. Sono state deliberate pure le nuove misure di sostegno per l’economia locale (di cui tratteremo nei prossimi giorni), la revoca parziale del Piano d’assetto urbanistico Finida-Parenzo, l’emanazione del Piano d’assetto urbanistico della zona residenziale di Cimisin e il previo consenso alla Scuola artistica di Parenzo all’attuazione delle Delibere sull’importo del prezzo di partecipazione dei genitori/tutori per i programmi d’istruzione musicale e di ballo per l’anno scolastico 2021/2022 e sull’importo del prezzo di frequenza per gli alunni dotati. L’aria si è rianimata nuovamente con la Delibera sulla scelta del miglior offerente per l’acquisto d’una particella catastale a Fazinca. Al bando pubblico hanno risposto due interessati, la “Fero-Term” e la “Đusto”. La commissione ha scelto quest’ultima: la sua offerta è risultata migliore. La “Fero-Term” ha presentato ricorso, che è stato respinto. L’opposizione ha allora invitato a non approvare la delibera, volendo che la questione sia esaminata con maggior cautela “poiché si potrebbe prospettare una causa giudiziaria”. Il documento è stato però approvato.

In apertura di seduta, durante l’ora delle interpellanze, Zennaro ha chiesto delucidazioni in merito all’edificazione del nuovo centro commerciale vicino al distributore di benzina della “Crodux” e alle voci di corridoio stando alle quali un altro centro commerciale dovrebbe sorgere in futuro presso la tenuta agricola della Scuola media. Il sindaco Loris Peršurić ha detto che la zona dove sta nascendo la nuova rivendita della ditta “Plodine” era stata destinata a tale uso molto tempo fa, mentre sulla tenuta agraria della Scuola media non sorgerà alcun centro commerciale. Al contrario, la zona sarà dichiarata area protetta. La seduta si è svolta nella Sala della Dieta,

nel rispetto delle normative anti epidemiologiche vigenti, mentre i giornalisti potevano seguirla in modalità telematica.

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