La scorsa annata turistica è stata dura, ma la Valamar Riviera ha realizzato 2,3 milioni di pernottamenti e 697 milioni di kune di incassi, corrispondenti al 31 p.c. delle entrate dell’anno precedente e un utile operativo di 126 milioni.
L’azienda ha gestito la crisi pandemica con successo conservando, con il sostegno governativo e dei partner sociali, i posti di lavoro mediante il programma “Pausa, ripresa”, che proseguirà anche quest’anno.
Nel 2020 erano operative 24 strutture tra alberghi e resort e tutti i 15 campeggi, con l’impiego di più di 4.400 persone. Tra gli ospiti che avevano soggiornato nelle strutture della Valamar Riviera, quasi 300mila, non era stata riscontrata alcuna infezione.
Avviando i preparativi per la nuova stagione, il colosso turistico parentino ha bandito i nuovi concorsi d’assunzione, garantendo un reddito netto minimo di 5.000 kune e il mantenimento dei cosiddetti redditi annuali attraverso i programmi riservati agli stagionali permanenti. Poiché si prevede l’apertura di gran parte delle strutture entro la metà di maggio, si presume che i dipendenti stagionali saranno assunti per un periodo di lavoro che andrà dai 3 ai 6 mesi.
Nel 2021 la Croazia avrà l’occasione di consolidare la sua posizione quale destinazione turistica sicura e appetibile, al fine di realizzare una sicura ripresa del settore, condizioni epidemiologiche permettendo. Va colta pure l’opportunità d’investimento offerta dai fondi europei, con cui si dovrebbero incoraggiare gli investimenti strategici per accelerare la ripresa e aumentare la competitività del settore turistico nazionale.
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