«Verdi melodie» Il canto che unisce

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«Verdi melodie» Il canto che unisce

BUIE | Sabato sera, in occasione della rassegna corale primaverile “Verdi melodie”, sul palcoscenico del teatro cittadino di Buie sono saliti cinque cori. Oltre a quello della Comunità degli Italiani locale, si sono esibiti i cori delle CI di Sissano, Visignano, Fiume, Pirano e il complesso vocale “Virtuosi fiumani” della Società artistico culturale “Fratellanza” di Fiume. È andata così in scena la 14ª edizione del tradizionale appuntamento organizzato dalla Comunità degli Italiani di Buie, che ogni anno ospita diversi cori che rappresentano il nostro variegato territorio. Presenti in sala, Fabrizio Vižintin, sindaco della Città di Buie e Paolo Demarin, vicepresidente dell’Assemblea dell’Unione Italiana.

Una tradizione secolare

A rompere il ghiaccio e a intonare le prime canzoni sono stati i padroni di casa: il coro misto della CI di Buie. La tradizione corale popolare a Buie risale alla seconda metà dell’Ottocento e vede impegnati a fine secolo ben due cori maschili: il coro dei bianchi e il coro dei neri. Nel 1920 opera il coro maschile “Giuseppe Verdi” e più tardi viene costituito anche un altro coro misto. Dopo il 1947, il complesso misto continua la sua attività nell’ambito della CI.
Ad oggi, il coro si è esibito in numerosissimi concerti e ha partecipato a scambi culturali in Istria, Croazia, Slovenia e Italia, come anche a diverse rassegne, con un repertorio vario che spazia da canzoni popolari e folcloristiche a canti sacri e solenni. In questo lungo periodo di attività si sono susseguiti parecchi dirigenti. Nel 1996 inizia la sua attività il maestro Maurizio Lo Pinto, che lo dirige tutt’ora. La formazione conta attualmente circa 20 voci miste che portano avanti una tradizione secolare, mantenendo viva la cultura locale.
Tra le canzoni eseguite sabato sera, il coro ha intonato pure “È arrivato l’Ambasciatore” e “Maccheroni”.

L’amore per il canto

In scena, quindi, il coro della CI di Sissano, nato nell’ottobre del 1995 grazie all’iniziativa di persone sensibili, desiderose di coltivare e di mantenere vive le tradizioni, i canti popolari e la cultura canora dei sissanesi, come anche la parlata autoctona, l’idioma arcaico istrioto di Sissano.
Si tratta di un coro amatoriale, dove i canti si apprendono per ripetizione o imitazione e ciò richiede concentrazione, pazienza, dedizione, una buona memoria e, quello che più conta, l’amore per il canto, perché il canto è un modo d’espressione con cui le persone trasmettono vari sentimenti e le accomuna facendole partecipi degli stessi.
Tutto ciò è stato confermato da questo coro che, con passione, tenacia e dedizione, ha ottenuto successi lusinghieri. Oggi conta una ventina di membri e fin dalla sua fondazione è diretto da Franca Moscarda. Numerosi sono i concerti tenutisi in loco, presso le altre CI, e all’estero, con un repertorio che comprende canti di vari generi e autori, di musica polifonica, sacra e popolare. La sua attività è stata arricchita con l’incisione di tre CD: il primo dedicato ai canti natalizi, il secondo alla musica popolare, mentre il terzo a quella sacra, operistica e polifonica. Per l’occasione – accompagnati al pianoforte da Ivan Žufić–, hanno eseguito le famose, “Amici miei”, “Nostalgia de Sissan” e “Qui comando io”.

Un complesso eterogeneo

Il palcoscenico è stato ceduto poi al coro “Giuseppe Tartini” della CI di Pirano, diretto da Sašo Fajon.
Un complesso eterogeneo per quanto riguarda la nazionalità, l’età e la professione dei cantori, che condividono l’intento di salvaguardia delle tradizioni all’insegna del canto. Queste peculiarità, presenti dalla fondazione del coro, avvenuta nel dicembre del 1975, caratterizzano ancora l’attuale organico. Nel 2006, in occasione del 30º anniversario, è stato realizzato un CD con annessa pubblicazione dell’interessante itinerario canoro, comprendente foto e testi sulla storia della compagine, realizzato da Radio Capodistria.
Il coro ha partecipato a numerosi concerti singoli, rassegne corali, concorsi, messe celebrative e ad altre manifestazioni in Slovenia, Croazia, Austria e Italia.
Nel 2000, in occasione della riapertura del restaurato Teatro Tartini, ha partecipato al concerto dei Cameristi Italiani. Il suo vasto repertorio comprende canti d’autore in vario stile e di diverse epoche e canti della tradizione popolare.
Negli ultimi anni è stato impegnato nella divulgazione della musica vocale tartiniana con il progetto “Tutto Tartini”, nell’ambito del quale è stato realizzato un DVD registrato dal vivo da TV Capodistria nel 2013. Nel novembre del 2016 il coro ha festeggiato il 40º anniversario con un concerto al teatro Tartini di Pirano, accompagnato dall’Orchestra da camera del Litorale diretta da Patrik Greblo, con ospiti il solista Neven Stipanov e il pianista Bojan Glavina.
Alla rassegna buiese hanno proposto i brani “Scendi le scale scendile”, “Piemontesina” e “Sulla riva del mare”.

Fiume e Visignano

Il coro femminile della Società artistico culturale “Fratellanza” della CI di Fiume è nato nel 1978 come coro a sé stante e autonomo. Più tardi, si è unito a quello maschile, formando così il coro misto.
In tutti questi anni di ininterrotta attività ha partecipato a tantissimi concerti e rassegne in diverse parti d’Europa, ottenendo apprezzamenti sia di pubblico che di critica. Dispone di un vasto repertorio di canti popolari, sacri, operistici e di musica leggera, spesso tradotta e arrangiata dalle coriste e dalla dirigente artistica.
Attualmente conta 25 voci, dirette da vent’anni dalla maestra Gloria Segnan, avvalendosi anche dall’accompagnamento al pianoforte dalla prof.ssa Vjera Lukšić. A Buie hanno eseguito le canzoni “Alla mia terra”, “Souvenir” e “Nei sogni miei” dei famosi “Abba”.
A esibirsi è stata pure la sezione “Virtuosi fiumani” della SAC di Fiume, formata nel 2004 su iniziativa della loro dirigente artistica, la prof.ssa Ariana Bossi. Composta da solisti che interpretano brani lirici, sacri e canzoni del repertorio napoletano, la sezione è stata rappresentata a Buie dai tenori fiumani Antonio Mozina e Aldo Raccanè, i quali hanno proposto, tra le altre, la splendida “Santa Lucia”.
Il palcoscenico ha ospitato pure il coro “Arpa” della Comunità degli Italiani “Silvio Fortuna” di Visignano. Nei suoi 17 anni di canto questo complesso canoro è stato ospite in vari luoghi della Croazia ed all’estero, partecipando con successo anche alla competizione “Fino all’ultimo coro” della TV nazionale croata. Di recente si sono esibiti in concerto a Varaždin e giugno parteciperanno pure a un concerto importante a Monfalcone.
Diretti dal maestro Marko Ritoša, hanno eseguito il brano popolare “Dvi naranče”, “Il suono del silenzio” e “Che sarà” di Josè Feliciano. La serata è terminata con l’immancabile esecuzione d’assieme di “Va pensiero” di Giuseppe Verdi.

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