CI di Momiano. Gruppo «Evergreen», note in Alta Pusteria

Al 26º Festival del canto corale quasi 3mila partecipanti

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CI di Momiano. Gruppo «Evergreen», note in Alta Pusteria
Momenti d’incontro con altri gruppi corali. Foto: COMUNITÀ DEGLI ITALIANI MOMIANO

Per il gruppo vocale “Evergreen” della CI di Momiano è stata un’esperienza unica quella vissuta al 26º Festival internazionale di canto corale “Alta Pusteria”, una delle più interessanti e originali rassegne musicali dell’arco alpino che, ideata dal Maestro e direttore di coro Stefano Gentili, ogni anno si svolge a fine giugno in italia nelle località dell’Alta Pusteria di Sesto, San Candido, Dobbiaco e Braies. I momianesi hanno così avuto la possibilità di vivere la straordinaria varietà dei luoghi che ospitano i concerti e di arricchire il già vasto repertorio che rende il Festival una delle più spettacolari manifestazioni europee della musica corale. All’evento quest’anno hanno partecipato quasi 90 gruppi corali.

A rappresentare il sodalizio momianese è stata la vicepresidente della CI Elda Sinković. “È la seconda volta che partecipiamo al Festival. Nel 2019 abbiamo presenziato con il coro misto, mentre quest’anno è stata la volta degli ‘Evergreen’, che si sono uniti a gruppi corali provenienti da tutto il mondo. Una manifestazione che rappresenta un’occasione unica di crescita e di confronto, nella quale ogni anno s’incontrano stili e repertori musicali diversi in quella che viene considerata una delle più spettacolari manifestazioni europee della musica corale. Incontrare migliaia di coristi provenienti da vari Paesi, brindare e cantare insieme a loro, ci ha fatto vivere momenti di grande gioia e stringere nuove amicizie”, ha rilevato la vicepresidente del sodalizio, spiegando come questa trasferta sia stata resa possibile grazie al contributo finanziario del MAECI della Repubblica Italiana in applicazione delle Convenzioni stipulate con l’Unione Italiana e l’Università Popolare di Trieste, del Consiglio per le minoranze nazionali e dell’Ufficio per i diritti dell’uomo e delle minoranze nazionali della Repubblica di Croazia per il tramite dell’Unione Italiana.

Gli “Evergreen” con Elda Sinković (a sinistra) e Cristina Benolić (a destra).
Foto: CI MOMIANO

In questa manifestazione non competitiva, che prevede decine di concerti, gli “Evergreen” hanno potuto inizialmente calcare il palcoscenico del nuovo Centro culturale di Sillian per un concerto serale, mentre la mattina successiva si sono esibiti presso Casa Sesto, a Passo Monte Croce e a San Candido, dove si è svolta la suggestiva sfilata di tutti i cori, l’evento più spettacolare del Festival. Dopo la sfilata lungo le vie della cittadina, i partecipanti hanno raggiunto piazza del Magistrato, dove sono stati accolti dal sindaco, per poi concludere con un’esibizione d’assieme. Variegata la proposta musicale del gruppo vocale momianese, che ha compreso alcune delle canzoni in dialetto istroveneto inserite nel suo ultimo CD quali, “Nina distuda el ciaro”, “Val più un bicier de dalmato”, “Bona note” e “Go le scarpe rote”, nonché altri brani, come “O mia Rosina”.

L’esibizione degli “Evergreen” al Centro culturale di Sillian.
Foto: CI MOMIANO

A esprimersi in merito pure la dirigente del gruppo, Cristina Benolić: “Quest’esperienza è stata un bellissimo regalo per il nostro gruppo per i vent’anni d’attività. Momenti indimenticabili, immersi in paesaggi favolosi ravvivati da canti intonati da corali provenienti da quasi tutti i continenti. L’organizzazione del Festival è stata impeccabile, in quanto tutto procedeva secondo la scaletta, senza ritardi, anche se gestire 2.930 coristi non è stato certamente facile. Da subito ci siamo sentiti come a casa. Divertendoci tantissimo, abbiamo stretto nuove amicizie e scambiato addirittura i contatti con un coro di Modena e uno dell’Ungheria per futuri scambi culturali e musicali. Il nostro gruppo, che abitualmente canta con le basi musicali, per l’occasione si è esibito a cappella a 3 o 4 voci. Mi hanno colpito molto pure i cori che arrivavano dalla Corea, dall’Indonesia, dagli Stati Uniti, dal Messico, da Israele, in quanto quando un coro intonava una canzone in qualsiasi lingua, tutti gli altri iniziavano a cantare assieme. Secondo me, il momento più emozionante è stata la sfilata, dove abbiamo potuto rappresentare la nostra Comunità e intonare, assieme al gruppo vocale folcloristico della Comunità degli Italiani di Villanova, che ha pure partecipato all’evento, il brano ‘La mula de Parenzo’. Il pubblico ha subito iniziato a battere le mani e a cantare insieme a noi”, ha concluso la Benolić.
Dopo tante emozioni, anche un pò di malinconia alla “Festa dell’arrivederci”, che ha radunato tutti i cori alla cerimonia di chiusura, con la consegna dell’attestato di partecipazione,che rimarrà in ricordo come segno indelebile di quest’esperienza.

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