
Željko Sopić e Sergej Jakirović erano più o meno dello stesso umore dopo la finale d’andata di Coppa Croazia. Della serie: “non abbiamo vinto, ma nemmeno perso, e tutto è ancora aperto dopo lo 0-0 del Maksimir”. Mercoledì sera (ore 18) a Rujevica il Rijeka avrà il vantaggio del fattore casalingo, mentre dalla parte della Dinamo ci sarà la regola per la quale il gol in trasferta vale il doppio. Per farla in breve, l’eventuale 1-1, 2-2 e via dicendo consegnerebbe il Sole di Rabuzin agli zagabresi.
Al Maksimir la squadra di Sopić è scesa in campo proprio con l’intenzione di provare a segnare una rete importante, ma alla fine entrambe le compagni sono state troppo caute, forse condizionate dalla paura di non perdere.
“Onestamente non è stata una gran partita, una gara dagli alti contenuti tecnici. Siamo venuti per fare gol e penso che dovevamo fare meglio nel primo tempo. La Dinamo non era ai suoi soliti livelli. Tanto tanto di cappello ai miei giocatori perché dopo tre sconfitte di seguito non è stato facile giocare una finale di Coppa a Zagabria contro la squadra neocampione. Abbiamo iniziato con due errori per noi ormai caratteristici, regalando malamente il pallone, e poi non era facile ritrovare la calma e la tranquillità. Penso che abbiamo avuto un paio di situazioni in cui dovevamo reagire meglio”, ha detto Željko Sopić, commentando poi il ruolo di Dilaver in panchina. Il difensore è stato infatti molto attivo nel dare consigli ai compagni in campo, in pratica una specie di… allenatore aggiunto. “L’ultima partita l’ha disputata a Varaždin, e prima ancora sul… ghiaccio di Gorica. Mi tolgo il cappello, quell’uomo prende delle pillole che fanno davvero male alla salute soltanto per potersi sedere in panchina accanto ai compagni di squadra e dare consigli. Bisogna avere un leader in campo e noi l’abbiamo trovavo in Mitrović e Radeljić. Devo ringraziare Emir per essersi messo a disposizione e aver aiutato i nostri giovani a strappare un risultato positivo. Il ritorno a Rujevica? Visti gli ultimi risvolti, mettiamola così: spero che giocheremo decisamente maluccio, ma vincendo la partita”, ha concluso il tecnico zagabrese sulla panchina quarnerina a suo modo.
Il suo collega da parte della Dinamo, Sergej Jakirović è stato un po’ avaro nelle dichiarazioni del post partita, ma è apparso comunque soddisfatto che la sua squadra non abbia subito gol, cosa che avrebbe dato al Rijeka un vantaggio significativo. “C’è un po’ di rammarico per non aver approfittato di un buon inizio di partita, quando abbiamo avuto due buone occasioni per sbloccare il risultato. Successivamente entrambe le squadre sono state parecchio caute a causa del gol in trasferta. Forse avremmo potuto fare meglio la transizione in determinate situazioni. Il Rijeka si è difeso in modo molto disciplinato e ha colpito anche un palo con Fruk. Lo 0-0 finale è un risultato tutto sommato giusto. L’importante è non aver subito gol. Sappiamo che se dovessimo trovare la via del gol a Fiume avremo un grande vantaggio. Il ritorno? Una partita come tante altre. Ci prepareremo a dovere e proveremo il tutto per tutto per segnare uno o più gol e aggiudicarci la Coppa. Il Rijeka ha un’energia speciale in casa, con un pubblico entusiasta che le mette le ali”.
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