Lucian Mrzlić destituito. Silvano Uravić nuovo presidente del Consiglio comunale

È riuscito il tentativo dei sette appartenenti all'opposizione di destituire Lucian Mrzlić. Tra loro, pure Valdi Runko, il quale nel 2021 doveva lasciare la sua poltrona di sindaco a Roman Carić

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Lucian Mrzlić destituito. Silvano Uravić nuovo presidente del Consiglio comunale
Favorevoli alla destituzione. Foto: TANJA ŠKOPAC

Lucian Mrzlić non è più presidente del Consiglio comunale di Chersano. A prendere il suo posto giovedì sera è stato Silvano Uravić (SDP), uno dei sette consiglieri dell’opposizione che lo scorso 9 maggio avevano boicottato la riunione consiliare e che dopo la convocazione della seduta tenutasi giovedì hanno chiesto (e ottenuto) un’integrazione dell’ordine del giorno con due punti, uno relativo alla destituzione di Mrzlić, eletto alla carica dalla lista del sindaco Roman Carić, e l’altro legato all’elezione del nuovo presidente, con la proposta che quest’ultimo incarico venisse affidato a Uravić.

Alla seduta, presieduta nella prima parte da Boris Rogić, vicepresidente del Consiglio, della lista di Carić, in quanto Mrzlić non si è presentato alla riunione causa “impedimento temporaneo”, si sarebbe dovuto trattare soltanto il punto all’ordine del giorno della riunione del 9 maggio, ossia l’approvazione del prestito di circa 800mila euro per l’ampliamento dell’asilo “Kockica”, che sarà acceso presso la Banca croata per il rinnovo e lo sviluppo (HBOR), come pure un “Varie ed eventuali”.
Le proposte dell’opposizione sono state accolte perché quest’ultima ha la maggioranza nel Consiglio comunale. Ne fanno parte, oltre al nuovo presidente del Consiglio e all’ex sindaco di Chersano Valdi Runko (indipendente), che alle amministrative del 2021, non essendo stato rieletto, aveva lasciato il suo posto a Carić, pure Šemso Mujić e Ivan Vozila (della lista di Runko), Darko Androić (HDZ), come pure due dietini, Boris Babić e Mauricio Bajerić, di cui quest’ultimo nel 2021 aveva sostenuto le scelte della lista al potere.

«Ci serve stabilità»
Tuttavia, ora, a tre anni dalle ultime amministrative, la situazione è diversa. “Innanzitutto, mi congratulo con il nuovo presidente del Consiglio comunale. Ovviamente, rispetto e accetto la volontà della maggioranza, dei sette consiglieri, stimati colleghi. Tuttavia, la situazione cui assistiamo stasera non è la volontà dei 614 di un totale di 928 abitanti del territorio, più del 68 p.c. degli elettori, che tre anni fa hanno detto chiaramente che cosa vogliono, ma anche chi non vogliono più che li rappresentasse”, ha affermato nel suo discorso il sindaco Carić, sottolineando in seguito di “sapere molto bene contro chi è indirizzato tutto quello che i sette consiglieri fanno: contro me e contro tutto quello che sto facendo, che stiamo facendo, negli ultimi tre anni. Destituite colui che potete soltanto perché non potete farlo nei confronti di chi vorreste destituire. Perché? Lo sapete voi”, ha aggiunto.
Continuando a leggere il proprio discorso preparato in anticipo, Carić ha detto che quello che i sette consiglieri stanno facendo, “non oggi, ma da più mesi”, non aiuta in alcun modo il Comune di Chersano e i suoi abitanti, che li hanno eletti. “Il Comune di Chersano si trova in quella che è, forse dalla sua costituzione, la più difficile situazione finanziaria. E, credetemi, il fatto chi presiede questo Consiglio è la cosa meno importante in questo periodo e in quello che verrà, se non una cosa banale, e ciascuno di voi sette ne diventerà consapevole. Al Comune di Chersano servono stabilità e ragionevolezza, non destituzioni e agitazioni politiche”, ha affermato Carić.
“Cari colleghi, soprattutto i sette consiglieri che hanno firmato l’iniziativa in parola, molto presto avrete l’opportunità di dimostrare la vostra capacità, la vostra unità, le vostre abilità nella gestione del sistema e delle finanze pubbliche, le capacità di gestire i rapporti interpersonali e le situazioni critiche, le trattative con i sindacati e, la cosa più importante, quanto ci tenete al Comune di Chersano, i cui ‘interessi primari’ vi sono così cari. Vi attendono decisioni difficili e responsabili che riguardano tutti gli abitanti del Comune. Le approverete voi, queste delibere, e ve ne assumerete la responsabilità. Non io. Io le implementerò se saranno conformi alle leggi. Un’altra volta, vi auguro ogni bene e buona fortuna”, ha concluso Carić.

I sette consiglieri che hanno destituito Lucian Mrzlić.
Foto: TANJA ŠKOPAC

Il vaso di Pandora
Tra i cinque consiglieri della lista di Carić, che al momento della votazione per le proposte dell’opposizione si sono astenuti dal voto, a intervenire sono stati Jelena Bartolić Škropeta e, prima di lei, Esad Huskić. La Bartolić Škropeta ha chiesto agli stessi consiglieri una spiegazione dell’affermazione citata come motivazione per la destituzione di Mrzlić, secondo la quale doveva essere destituito perché i “punti all’ordine del giorno delle sedute non erano conformi agli interessi primari della comunità locale”. Dopo il silenzio iniziale, a risponderle è stato Uravić, dicendo che ci sarebbero diverse situazioni da elencare, “ma è meglio non aprire il vaso di Pandora”. “Quest’affermazione, a sentirla così, mi fa provare persino un po’ di paura”, ha commentato Bartolić Škropeta. Huskić si è detto dispiaciuto di non aver parlato negli ultimi tre anni quando voleva dire qualcosa riguardo alle affermazioni dei sette consiglieri, visto che pure egli avrebbe avuto molto da dire. “Perché stavamo zitti? Perché volevamo sostenervi, come voi dite ora che state sostenendo noi”, ha detto Huskić.

La luce in fondo al tunnel
Nel rivolgersi ai presenti Silvano Uravić, nel suo discorso di circostanza, ha ringraziato tutti i consiglieri comunali per la fiducia, sottolineando che ciò si riferisce pure ai cinque consiglieri della lista di Carić. I ringraziamenti sono andati anche all’ex presidente Mrzlić, per l’impegno. “Preferisco non soffermarmi sui motivi di quanto accaduto. Penso che l’obiettivo di tutti noi sia il bene e la prosperità del nostro territorio. Devo dire che noi per il sindaco non siamo né concorrenti né avversari. Anzi, il sindaco ha ora il vento alle spalle e le mani libere per realizzare programmi e progetti, compresi quelli che proporremo noi alle prossime sedute consiliari”, ha dichiarato Uravić, dicendo di essere consapevole delle sfide che il Comune sta affrontando. Tuttavia, la fusione “tra la giovinezza e l’esperienza delle persone che hanno attraversato diversi periodi nel passato del Comune” gli permette di vedere “la luce in fondo al tunnel”.

Silvano Uravić e Roman Carić.
Foto: TANJA ŠKOPAC

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