Le donne marittime. Poche ma buone

Negli spazi della Facoltà di Marineria si è svolta un’interessante tavola rotonda nell’ambito della Giornata internazionale dedicata alle quote rosa operanti nel settore. Nessun pregiudizio, però, sui posti di lavoro da parte dei colleghi maschi o di altri dipendenti

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Le donne marittime. Poche ma buone
Jakov Karmelić, Ana Perić Hadžić, Ivona Brnić, Nikolina Stupičić, Lucija Kučić, Zlatka Gulam Đukić e Nataša Ivković. Foto: RONI BRMALJ

Nel 2021 l’Organizzazione marittima internazionale (IMO) ha dichiarato il 18 maggio Giornata internazionale delle donne marittime, tesa a onorare coloro che lavorano nel comparto marittimo e a reclutarne un numero sempre maggiore, il che rappresenta un passo molto importante per la parità di genere all’interno della shipping industry. In occasione della stessa, la Facoltà di Marineria ha ospitato una tavola rotonda alla quale hanno partecipato cinque donne del settore che hanno realizzato, o le stanno costruendo, carriere imprenditoriali di successo. In tale contesto, moderate dall’ambasciatore di buona volontà della suddetta istituzione, il prof. Jakov Karmelić affiancato dalla preside dell’Ateneo, Ana Perić Hadžić, hanno condiviso con il pubblico le loro esperienze la MQA Specialist dell’azienda Northern Marine Management, Nikolina Pahljina-Sim (in collegamento online da Glasgow), la manager per il settore nautico della compagnia Scenic Cruise Services, Lucija Kučić, la cadetta dell’incrociatore polare Nikolina Stupičić, la responsabile della filiale quarnerina dell’agenzia CMA Ships Croatia, Nataša Ivković, la capo hostess sugli yacht Ivona Brnić e la direttrice della filiale quarnerina dell’agenzia marittima MSC, nonché mentore del programma “Inspiring Woman” in seno alla stessa, Zlatka Gulam Đukić.

Poche quote rosa nel settore
Dopo avere salutato i convenuti, molti dei quali studenti e studentesse della Facoltà, la preside ha rilevato che “gli incontri di questo tipo sono per noi fondamentali per comunicare alla cittadinanza che il settore marittimo non è riservato esclusivamente agli uomini. A tale riguardo l’IMO effettua e segue regolarmente le statistiche relative alla presenza delle quote rosa nella suddetta industria e, come da tradizione, le stesse verranno pubblicate alla fine dell’anno. Per ciò che concerne la Croazia, solo il 2 p.c. delle donne, o poco meno, rappresenta la nostra forza marittima operante sulle imbarcazioni, mentre la percentuale è decisamente più rassicurante quando si parla del settore manageriale, nel quale si raggiunge tra il 30 e il 40 p.c.”. A seguire Karmelić, dopo aver illustrato i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’IMO, in particolare quello relativo all’uguaglianza di genere e all’emancipazione di tutte le donne e le bambine, ha spiegato che nell’ambito di un’industria in cui storicamente ha dominato il mondo maschile, l’Organizzazione si prodiga per farla crescere cercando di agevolare l’accesso alla formazione marittima delle donne e alle loro opportunità lavorative nel settore della marineria. “Come già accennato, sulla base della relazione dell’Organizzazione, oggidì le quote rosa rappresentano una percentuale minore al 2 p.c. della forza marittima globale, nella maggioranza dei casi operanti per lo più nell’industria relativa ai cruiser. La presente tavola rotonda ha lo scopo di problematizzare le possibilità di assumere le donne anche nelle altre dimensioni relative al campo, riportando le esperienze dirette delle colleghe”, ha puntualizzato.

Un mondo che non discrimina
Nel suddetto contesto, Nikolina Pahljina Sim ha raccontato di avere alle spalle un’esperienza di navigazione decennale in qualità di ufficiale sulle navi della Northern Marine Management, per la quale negli ultimi cinque anni lavora presso la sede di Glasgow e quale una delle pochissime ispettrici donne sulle navi. A riportare i loro percorsi professionali sono state anche Kučić, Ivković e Brnić, a detta delle quali all’interno del settore in questione non hanno dovuto affrontare, se non in casi isolati inerenti a persone esterne allo stesso, alcun tipo di pregiudizio da parte dei colleghi e altri dipendenti marittimi. Nikolina Stupičić, studentessa del quinto anno di Logistica e gestione marittima, la quale, avendo completato il corso di Nautica e tecnologia dei trasporti marittimi, parallelamente agli studi lavora come cadetta, ha riportato di aver trascorso sette mesi a bordo della Scenic Eclipse II, nave polare con la quale, oltre ad avere navigato le acque dell’America settentrionale e meridionale, ha raggiunto quelle dell’Antartide.
In conclusione dell’incontro è intervenuta Gulam Đukić, ormai da anni operante nel settore manageriale dell’agenzia MSC Croatia e titolare del programma “Women Inspiring”, atto a fare acquisire nuove conoscenze e abilità alle dirigenti individuate quali particolarmente competenti.

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