“È stato davvero un fine settimana molto proficuo, durante il quale abbiamo fatto formazione e abbiamo dato molto spazio ai presidenti delle Comunità degli Italiani, affinché si conoscano meglio tra loro e si scambino le buone pratiche”: è con queste parole che il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva, ha descritto il corso di formazione organizzato per i presidenti delle CI a Lussinpiccolo fra venerdì e domenica. L’appuntamento prevedeva tre giornate molto intense, che si sono svolte secondo programma come ci hanno raccontato alcuni dei protagonisti.
Un clima rilassato
“È stata un’esperienza molto bella, sinceramente. Innanzitutto perché abbiamo avuto tempo, in un’atmosfera rilassata, di parlare di tante cose. È stato un momento conoscitivo sia fra le Comunità degli Italiani che personale. Ho scoperto ad esempio che i familiari di una delle presidenti vivono a Zagabria e così li abbiamo invitati a venire a iscriversi in Comunità. Questi colloqui ci hanno permesso anche di venire a conoscenza delle attività che si organizzano nei vari posti e devo ammettere che ho intenzione di rubare qualche idea, per iniziare a fare anche a Zagabria attività simili. L’incontro a Lussinpiccolo è poi stato veramente bellissimo, con il nuovo presidente che ci ha fatto fare il giro della città e di tutta la Comunità che ci ha accolto durante la serata, dove abbiamo guardato tutti assieme l’Eurovision facendo il tifo. Anche la parte formativa è stata interessante. Al giorno d’oggi saper comunicare, in modo particolare sulle reti sociali, è di fondamentale importanza per riuscire ad informare meglio il pubblico. Io applico già queste strategie nella mia azienda e dunque le uso anche per la CI, perché sono convinta che questo modo di comunicare sia molto utile per tutti”, ha affermato Daniela Dapas, presidente della CI di Zagabria, che ha detto pure di aver apprezzato molto la visita guidata al centro storico di Cherso e alla sua Comunità.
Strategia comunicativa
Gianfranca Šuran, presidente dell’Esecutivo della CI di Rovigno, ha manifestato lo stesso interesse per l’evento, aggiungendo qualche spunto di riflessione. “La parte formativa è stata interessante, perché tutto ciò che riguarda la comunicazione può essere di grande interesse. Per un prossimo incontro si potrebbe entrare più nello specifico, considerando anche la realtà particolare della CNI, dove spesso coloro si occupano di queste cose all’interno delle Comunità sono dei volontari. È difficile pensare che i singoli attivisti che si occupano di questo applichino una strategia comunicativa e di marketing di livello imprenditoriale. Per quel che riguarda l’incontro l’iniziativa è stata ottima. Questa forma di Attivo consultivo dove si ha tempo di discutere e rilassarsi permette di creare un maggiore affiatamento tra le persone e fa anche sì che vengano poste delle domande che magari in altri contesti non verrebbero fatte. Da eventi come questo nasce naturale lo scambio di buone prassi, da implementare poi ciascuno nella propria realtà”, ha affermato Gianfranca Šuran, che ha citato anche l’esempio concreto di come la CI di Rovigno proverà ad includere quella di Lussinpiccolo nel progetto dell’Italian film festival, dopo aver scoperto che gli isolani si occupano già in parte di cinematografia all’interno di un corso di lingua italiana.
Coordinarci meglio
Interessante anche il punto di vista di Robi Štule, presidente della Comunità degli Italiani di Isola “Pasquale Besenghi degli Ughi”. “I relatori erano molto bravi, ma per qualcuno il materiale era nuovo nuovissimo, per altri erano cose già sentite e già messe in pratica. A parte le visite ai centri storici di Cherso e Lussinpiccolo, estremamente interessanti anche per il racconto che ne hanno fatto i presidenti delle rispettive Comunità, la parte più piacevole e più utile è stata forse quella dove i presidenti hanno presentato il proprio sodalizio. Al termine delle presentazioni è nata una piacevole discussione, dove abbiamo trattato i nostri problemi comuni. Uno di questi, paradossalmente, è risultato essere il fatto di avere a volte troppe manifestazione. Per quelle più importanti ci si dovrebbe coordinare meglio, perché una persona sarebbe magari anche disposta a fare 20 chilometri per andare a vedere qualcosa in un’altra Comunità, ma se ha un’attività in casa, anche minore, preferisce rimanere nella sua CI. In parole povere abbiamo capito che dobbiamo coordinarci meglio e aiutarci fra noi”, ha affermato Robi Štule, che ha lodato l’operato della Giunta esecutiva dell’UI per organizzare questo evento.
Fare tesoro dell’esperienza
Concludiamo tornando a Marin Corva che ha spiegato come sia intenzione della Giunta dell’Unione Italiana fare tesoro di questa esperienza e offrire ai presidenti esattamente quello di cui hanno bisogno a livello formativo già a partire dal prossimo incontro che, molto probabilmente, si svolgerà in Italia. “Sono rimasto particolarmente soddisfatto del fatto che in fase di consultazione tanti presidenti siano venuti a fare delle domande. Questo significa che l’attività che abbiamo organizzato è stata azzeccata e che c’è necessità di altri incontri di questo tipo. Molti hanno chiesto più concretezza sul come l’intelligenza artificiale può aiutare le Comunità a creare i manifesti, gli inviti e i post sui social per attirare pubblico. Faremo sì che i prossimi incontri formativi si concentrino in modo particolare su questi temi”, ha concluso Marin Corva, che ha ringraziato tutti i partecipanti per l’interesse dimostrato e per la bella esperienza vissuta insieme a loro.
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