Buie. Un baule strapieno di ricordi per la conclusione dell’anno scolastico

Gli alunni della SEI «Edmondo De Amicis» chiudono il 2022/2023 nel Teatro cittadino

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Buie. Un baule strapieno di ricordi per la conclusione dell’anno scolastico
”Buone vacanze” da parte degli alunni. Foto: ERIKA BARNABA

“Il baule dei ricordi” è stato il titolo dello spettacolo di fine anno scolastico della Scuola elementare italiana “Edmondo De Amicis” di Buie, i cui alunni hanno presentato sul palcoscenico del Teatro cittadino momenti variegati con musiche, letture, canti e balli.

“Ci sono momenti in cui una luce particolare ti avvolge e i ricordi si aprono. All’improvviso senti l’aria di un altro luogo, di un altro mese, di un’altra vita”, sono state le parole d’apertura della giovane Nicole Stornoga, che ha presentato tutta la serata assieme a Elis Pincin, Reanna Barnabà, Thomas Rovina ed Emma Vercesi.
Un bellissimo aforisma che ha introdotto bene il tema dello spettacolo, che ha fatto intraprendere al numeroso pubblico in sala un bel viaggio nel mondo dei ricordi. Presenti in sala pure il sindaco della Città di Buie, Fabrizio Vižintin, il suo vice, Corrado Dussich, la preside della Scuola media superiore italiana “Leonardo Da Vinci” di Buie, Irena Penko, la direttrice della Scuola dell’infanzia “Fregola” di Buie, Francesca Deklić, come pure Aneta Samaržija Brozolo e Dražen Hinek, rispettivamente direttrice dell’asilo croato e direttore della SE “Mate Balota” di Buie. Prima di lasciare spazio al primo punto e per far capire al meglio il messaggio che hanno voluto dare alla serata, alternandosi, hanno concluso sottolineando che i ricordi sono i tesori che “teniamo rinchiusi in profondità nel deposito delle nostre anime, per mantenere caldi i nostri cuori quando siamo soli”. “Senza la dimensione del ricordo, noi saremmo nulla. Il passato ci restituisce le nostre radici, quello che siamo stati, ci dice da dove veniamo, chi siamo, che percorso stiamo facendo o abbiamo concluso e ci aiuta a non fare gli stessi sbagli, ci protegge da incontri o strade intraprese che ci hanno fatto soffrire. L’esperienza del ricordo è una parte molto importante della nostra vita: siano essi ricordi belli o brutti”, è stato il loro messaggio.

Tra classico e moderno
È seguita l’esibizione di Laura Buršić, alunna della 6.a classe, presentatasi con un favoloso balletto di danza classica Facendo poi entrare un baule sul palcoscenico, i presentatori prima di ogni esibizione, hanno estratto dei “ricordi” legati al punto che stava per essere presentato. Quindi, è stata la volta delle classi inferiori. Gli alunni di prima e seconda hanno raccontato tutto quello che hanno imparato in questi pochi anni di scuola. La sezione periferica di Verteneglio ha ricordato tutte le ore di ginnastica con esercizi ballati a tempo di musica, mentre gli alunni di Momiano si sono presentati con una scenetta e ballo, andando a sottolineare l’importanza dell’amicizia che si è creata a scuola. Questi ultimi hanno, inoltre, presentato i ricordi dei genitori e dei nonni, esibendosi poi con un ballo sulle canzoni dance degli anni ‘90 che si ballavano nelle discoteche più famose della nostra zona. Le due ottave classi, sulle note di “Snap”, hanno ricordato tutti i bei momenti dei loro otto anni trascorsi a scuola, tra momenti simpatici in classe a quelli emozionanti, con gli insegnanti o compagni di scuola.
“Ricordo quando un insegnante mi consolò dicendomi di non preoccuparmi troppo e condividendo con me una sua esperienza simile, per farmi stare meglio”, è stato uno dei momenti raccontati, cui è seguito il ricordo del “gusto delle caramelle regalate dalla mitica insegnante Vesna”. Ci sono state storie un po’ diverse: “Mi ricordo quando ho fatto il 100% dell’esame di italiano, ma avevo copiato! Allora il giorno dopo ho studiato perché l’insegnante mi ha interrogato”. Ricordate pure le prime amiche, in seguito diventate speciali, oppure la guerra con lo spruzzino del disinfettante per poi “aggiudicarsi” una nota, il taglio dei capelli per l’ora di religione e la creazione del villaggio di gomme da cancellare, con tanto di fabbriche e case. Tra i ricordi, pure il primo giorno di scuola e le lacrime della capoclasse alla fine delle inferiori come conferma che per tutti sono stati anni speciali, pieni di esperienze forti, di sorrisi rubati, cuori spezzati, foglietti stropicciati, libri smarriti e amicizie ritrovate, sorrisi, abbracci, pacche sulla spalla e anche qualche rimprovero.

Non è mancata l’allegria
A questo momento commovente è seguita l’esibizione di Leo Laganis alla fisarmonica, che sul palcoscenico ha portato tanta allegria, come ha fatto pure durante tutto l’anno nei corridoi della scuola. Non è mancato il coro scolastico con “Fatti mandare dalla mamma” e “La mula de Parenzo”, cui si è aggiunto un ballo moderno dell’ottava. Sono stati pure elencati tutti gli alunni premiati ai concorsi e gare durante l’anno scolastico senza far mancare le lodi della direttrice agli alunni e agli insegnanti per il lavoro svolto durante l’anno, con un invito a questi ultimi a presentarsi sul palcoscenico. La serata si è conclusa con la proiezione di due cortometraggi. Il primo ha visto protagonista la sezione periferica di Momiano, che anche quest’anno ha partecipato al concorso “Tutela e valorizzazione del patrimonio veneto” con il progetto “I paroni del castel de Momian”, che è risultato vincitore nella categoria “Personaggi storici” e si è aggiudicato anche un bellissimo terzo posto al Festival dell’Istroveneto. Come visto pure nella proiezione, l’intento era quello di far conoscere a tutti, ma soprattutto ai bambini, la storia del territorio e scoprire chi erano i padroni del castello di Momiano. Il secondo filmino riguardava “I battellieri del Quieto”, creato per l’adesione della scuola al progetto della Regione istriana “Istituzionalizzazione dell’insegnamento della storia del territorio”.

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