Arsia. Il sindaco risponde all’opposizione

A causa del silenzio opposto alle interpellanze all’ultima seduta alcuni consiglieri avevano abbandonato l’aula

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Arsia. Il sindaco risponde all’opposizione
Mladen Bajramović. Foto: TANJA ŠKOPAC

“Essere esposta a critiche e offese di vario genere per me non è un problema, dal momento che ricopro la funzione di sindaco. Ma quello che non accetterò mai sono le diffamazioni e le menzogne”. Così Glorija Paliska (DDI), sindaco di Arsia, nella sua risposta alle domande avanzate dal consigliere Mladen Bajramović (SDP) durante la seduta consiliare del 15 settembre. Bajramović è uno dei consiglieri dell’opposizione che hanno abbandonato i lavori della riunione consiliare tenutasi la settimana scorsa protestando perché neanche quel giorno avevano avuto una risposta ai loro quesiti.
Le risposte sono arrivate nei giorni successivi e sono state pure consegnate, sempre per iscritto, tramite posta elettronica, ai giornalisti. Bajramović voleva avere delle informazioni riguardo ai finanziamenti del progetto di adattamento a scopi turistici e culturali dell’ex miniera di Carlotta e di un viaggio in Grecia legato alla stessa iniziativa. “In realtà, mi viene imputato un viaggio, probabilmente a spese dei contribuenti. In Grecia non ci sono mai stata, né per motivi privati, né a nome del Comune di Arsia. Se lei dispone di prove che dimostrano diversamente, la prego di consegnarmele quanto prima”, ha scritto la Paliska, secondo la quale il consigliere avrebbe dovuto capire che, nelle dichiarazioni rilasciate per un servizio televisivo, la Grecia veniva menzionata come un esempio di buona prassi per quanto riguarda l’ottenimento dei finanziamenti necessari per i progetti europei.
“Preoccupa il fatto che come consigliere dell’SDP, un partito parlamentare, lei non sia in grado d’interpretare in modo corretto nemmeno la più banale dichiarazione mediatica. Oppure voleva soltanto diffamare e imputare?”, ha risposto la Paliska, chiedendosi se il consigliere sia “consapevole di aver danneggiato la reputazione del sindaco non soltanto ad Arsia, ma nello spazio pubblico in generale”. Il sindaco chiede inoltre al consigliere come intenda rimediare al danno e alla rabbia apparsa tra gli abitanti del territorio comunale, “quale risultato della sua menzogna e dell’imputazione che ci sia stato un viaggio a spese dei cittadini”. Infine, Paliska si dice disposta ad avviare una causa legale contro lo stesso consigliere se egli dovesse continuare con le diffamazioni di questo tipo.

Festa e infestazione
Per quanto riguarda le risposte agli altri consiglieri, a Nevres Mulavdić (SDP), che aveva chiesto al sindaco di spiegare pubblicamente i motivi per cui nei mesi estivi è stata cancellata la Festa dei “pedoci” a Traghetto, Paliska ha risposto che il Comune si era visto costretto a rinunciare alla festa, con cui si promuove l’allevamento delle cozze nel Canale d’Arsa, perché a due giorni dalla Festa gli allevatori non avevano ancora consegnato le cozze, un comportamento a sua detta poco professionale e irresponsabile, che influirà pure sul prosieguo dell’evento.
Rispondendo alla domanda di Mulavdić legata alla decisione di rinunciare al collocamento di una sbarra a Valmazzinghi per impedire ai bagnanti provenienti da altre parti dell’Albonese di parcheggiare vicino alle spiagge e recare così disturbo agli abitanti del luogo, il sindaco ha ribadito che la sbarra era prevista dallo Studio commissionato dal Comune e voluta dagli stessi cittadini che in seguito si sono detti contrari.
Tra le decisioni del Comune dello scorso periodo che non sono piaciute ai cittadini, pure quella di abbattere, su richiesta di alcuni abitanti, le palme invase dal lepidottero (Paysandisia archon o castnide delle palme).
L’infestazione è stata confermata dalla guardia comunale e dal fitopatologo, il quale ha consigliato l’abbattimento degli alberi malati (l’80 per cento di quelli presenti) e uno smaltimento adeguato del materiale vegetale per prevenire che la malattia colpisca anche le altre piante, in quanto pericolosa soprattutto per gli alberi fruttiferi. L’abbattimento è stato eseguito dai dipendenti della municipalizzata “1. maj”. Oltre a questa domanda, Admira Žakula, consigliere dell’HDZ, ha avanzato pure quella riguardo alle assunzioni per i posti di lavoro in seno al Comune.
Nel risponderle, Paliska ha detto che il personale comunale viene assunto conformemente alla Legge sugli ufficiali e sui dipendenti nelle autonomie locale e regionali, “che non prevede di dare la precedenza a un candidato sostenuto negli studi dal Comune o che abita vicino alla sede comunale: simili criteri porterebbero all’assunzione illegale”.

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