Una Giornata europea per combattere il fenomeno della tratta degli esseri umani

Azioni preventive della Polizia e della Croce rossa in varie Città della penisola istriana

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Una Giornata europea per combattere il fenomeno della tratta degli esseri umani
La performance a Buie. Foto: www.istarska-policija.gov.hr

Ieri si è celebrata la Giornata europea contro la tratta degli esseri umani, istituita nel 2007 dalla Commissione europea per informare sulla realtà del fenomeno e sensibilizzare sull’argomento.

Per l’edizione di quest’anno, la Questura istriana, in collaborazione con le organizzazioni cittadine della Croce rossa di Pola, Buie, Albona, Pisino e Rovigno hanno svolto alcune azioni preventive, mentre gli agenti al confine di Plovania hanno distribuito materiale educativo.
A Buie, in piazza 1.mo maggio, gli interessati hanno avuto a disposizione un info point con materiale educativo e bambole stilizzate, mentre gli studenti della SMS hanno offerto una performance. Appuntamenti simili si sono svolti pure ad Albona (nella piazza di fronte alla Posta), Pisino (in piazza della Libertà), Pola (in piazza del Popolo) e Rovigno (in piazza Tito).
La tratta di esseri umani è un problema globale, una delle forme più remunerative di criminalità organizzata e, purtroppo, in grande espansione. Al contempo rappresenta una delle più severe forme di lesione dei diritti umani, quali il diritto alla libertà e alla dignità, alla libertà di movimento, alla vita, al lavoro e all’istruzione, alla salute, al libero arbitrio. Non c’è Stato, povero o ricco, che sia risparmiato da questa piaga, sia in quanto terra d’origine, di transito o di destinazione delle vittime della tratta. In questo la Croazia è soprattutto terra di transito, ma anche sempre più di origine e di destinazione di tali vittime.

Migliaia di vittime
Ogni anno migliaia di uomini, donne e bambini sono vittime di varie forme di violenza e abusi. Il perché della tratta è insito nel lavoro forzato, nell’accattonaggio, nelle adozioni fasulle, nei matrimoni fasulli e forzati, nella pornografia, nella prostituzione, nel turismo sessuale e nel contrabbando di organi.
La tratta di esseri umani ha mille sfaccettature. A volte, annunci di primo acchito allettanti di agenzie che offrono lavori ben remunerati all’estero, sono il paravento della criminalità organizzata. Le vittime vengono così allontanate dal loro ambito, vengono tolti loro i documenti personali e li si costringe a varie attività. Nel momento in cui alle persone vengono tolti i documenti, queste diventano oggetto di traffico di esseri umani.
I trafficanti sono spesso persone che la vittima conosce, amici o conoscenti, che danno l’impressione di essere professionisti seri e capaci. Mediatori fasulli offrono alle vittime il pagamento delle spese di viaggio, la soluzione delle questioni burocratiche e altre forme di sostegno. Una volta a destinazione, il loro comportamento cambia. Per prima cosa alle vittime vengono portati via i documenti (dicendo loro che si tratta di questioni di sicurezza), le si tiene in condizioni fisiche e psicologiche impossibili e quindi si vedono costrette a lavorare illegalmente per coprire le spese, che salgono continuamente. Non bastasse, spesso vengono molestate, costrette alla prostituzione e al consumo di stupefacenti, vengono affamate, si impedisce loro qualsivoglia contatto con la famiglia e con gli amici, non hanno alcuna assistenza sanitaria.
Un ruolo chiave nella lotta alla tratta degli umani l’hanno i Ministeri di competenza, ma anche la Croce rossa dà il suo importante contributo nell’identificazione delle vittime.

Qualche raccomandazione
Dalla Questura alcune raccomandazioni per non finire nella tragica lista delle vittime. Se vi viene offerto un lavoro, chiedete che vi venga dato ed esposto il relativo contratto, contattate il datore di lavoro e chiedete i dettagli. In caso di lavoro all’estero, prestate la massima attenzione.
Prima di mettervi in viaggio imparate alcune frasi basilari nella lingua della destinazione, fotocopiate tutti i documenti e trattenete le fotocopie, lasciate a genitori e amici la fotocopia del passaporto, del contratto, l’indirizzo della residenza all’estero, l’indirizzo e il recapito telefonico degli amici o conoscenti nello Stato in cui ci si reca.
Una volta in viaggio tenete d’occhio i documenti e non consegnateli a nessuno, fatta eccezione delle persone autorizzate (nessuno ha il diritto di trattenere i vostri documenti d’identità). Se viaggiate in gruppo fate conoscenza con gli altri, prestate attenzione al percorso e ai valichi di confine, mantenete il contatto con la famiglia e gli amici e annotate i numeri dei servizi d’emergenza.

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