La lingua italiana veicolo divulgativo d’identità

Alla CI di Rovigno un Seminario di aggiornamento professionale volto alla salvaguardia della tradizione letteraria e culturale nella ricorrenza della XXII Settimana della lingua italiana nel mondo

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La lingua italiana veicolo divulgativo d’identità
L’intervento di Patrizia Pitacco. Foto: ROBERTA UGRIN

In occasione della XXII Settimana della lingua italiana nel mondo, che quest’anno ha come tema portante “L’italiano e i giovani” è stato organizzato dall’Agenzia per l’educazione e la formazione in collaborazione con la CI di Rovigno, l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e il Comitato Provinciale di Roma, nonché con l’Assessorato amministrativo alla CNI e gli altri gruppi etnici della Regione istriana e il Consolato Generale d’Italia a Fiume, il Seminario di aggiornamento professionale dal titolo “Viaggio tra le righe degli scrittori della CNI. La lingua italiana quale veicolo trasmissivo e divulgativo dell’identità nazionale. Dagli obiettivi formativi del Curricolo di lingua italiana/Lingua e letteratura italiana-Lingua materna ai percorsi di interdisciplinarietà” che si è svolto presso la CI “Pino Budicin” di Rovigno.

La prima giornata del Seminario di aggiornamento professionale nazionale era dedicata ai docenti di lingua e letteratura italiana delle scuole elementari e medie superiori della CNI. Mentre nel pomeriggio è stata presentata la conferenza “Dante Adriaticus – Sì com’a Pola presso del Carnaro – Un ponte tra esuli e rimasti”, con le relatrici Donatella Schürzel, Giuliana Budicin e Maria Grazia Chiappori.
La tematica dell’aggiornamento professionale ovverosia “L’italiano e i giovani” è stata durante le due giornate lavorative declinata sia in chiave storico-linguistica, sia ponendo l’accento sulle forme espressive del teatro e della scrittura creativa, con l’intento di avvicinare i docenti alle esigenze sempre più complesse degli alunni. Si è inoltre cercato durante l’intero seminario di rafforzare la consapevolezza dell’importanza dell’uso della lingua madre e di quanto il linguaggio sia lo strumento più potente per la conservazione e lo sviluppo del patrimonio culturale della CNI, curando e tramandando la tradizione linguistica, letteraria e quella culturale, promuovendo una comunicazione attiva nella lingua madre al fine di incoraggiare e riconoscere la diversità linguistica e il multilinguismo nell’istruzione incentivando la lettura nella madrelingua italiana.
Il programma del Seminario è stato introdotto e presentato da Gianfranca Šuran e Patrizia Pitacco entrambi Consulenti superiori per la CNI dell’Agenzia per l’educazione e la formazione.
Sono poi seguite ben cinque sessioni lavorative seguite dai docenti presenti in sala nel sodalizio rovignese. La prof.ssa Sara Vrbaški, docente alla SE “San Nicolò” di Fiume ha presentato il tema “Mi stai trollando? Spiegami, perché non ti followo”. Con il suo intervento ha voluto creare un momento di riflessione comune, di proposte, e scambio di esperienze tra colleghi riguardante il tema dell’italiano usato dai giovani oggigiorno. È seguito l’intervento di Iva Peršić docente all’Università degli Studi di Fiume, che ha voluto far riflettere sulle possibilità offerte in classe da un insieme molto vasto di “espressioni polilessicali che abbinano un significante fisso a un significato convenzionale tipicamente non letterale”. Rina Brumini e Melita Sciucca hanno presentato “Gli autori della CNI – la nascita di un manuale e come usarlo in classe”. Loredana Bogliun nel suo intervento ha parlato dell’importanza da attribuire all’attività creativa che porta alla scrittura della poesia. La seconda giornata del Seminario di aggiornamento professionale, dedicata alle educatrici per l’infanzia delle scuole materne e alle insegnanti di classe, ha ospitato Fulvio Šuran, docente all’Università degli Studi “Juraj Dobrila” di Pola e alla Facoltà di Scienze della formazione, che per l’occasione ha presentato la sua visione di “Filosofia con i bambini”.
Petra Bernarda Blašković, direttrice del Dramma del TNC di Osijek ha contribuito per l’occasione con il laboratorio “Il teatro a scuola – Re nel regno interdisciplinare”.
Nel pomeriggio, a porgere i saluti e a complimentarsi per il progetto di salvaguardia della lingua italiana nella ricorrenza della XXII Settimana della lingua italiana nel mondo, è stato il Console Generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini, affiancato da Tea Batel, assessore regionale per la CNI e altre etnie.
In conclusione, sono state due giornate intense e istruttive, che hanno offerto ai partecipanti un quadro completo della situazione attuale sulla lingua italiana, offrendo nuovi spunti e idee da quali poter attingere e mettere in pratica già da domani con quelle che sono le generazioni del nostro futuro.

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