Volontariato nell’era Covid: istruzioni per il futuro

Presentato ieri il progetto realizzato nell'ambito di Erasmus+ sulla gestione delle situazioni di crisi, imparando dalle esperienze nel corso della pandemia

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Volontariato nell’era Covid: istruzioni per il futuro
Le varie attività di volontariato hanno prodotto anche un piccolo volume. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Come “L’amore ai tempi del colera”, parafrasando, arriviamo oggi a parlare del “Volontariato ai tempi del Covid-19”. Senza voler scomodare Gabriel García Márquez, parliamo di un evento avvenuto ieri, che non è stato al centro dell’attenzione mediatica. Si tratta della presentazione di un progetto nell’ambito di Erasmus +, intitolato “YOUNGETEERS”, che si occupa nello specifico del volontariato nell’ambito degli eventi culturali con riferimento alle lezioni che se ne traggono dal momento in cui nelle nostre vite si è inserita di prepotenza l’emergenza sanitaria.
Fiume – Capitale europea della Cultura 2020, il più grande evento culturale mai organizzato nel capoluogo quarnerino, è stata condizionata, come sappiamo, dalla pandemia. A un mese esatto dalla spettacolare inaugurazione nel bacino portuale, infatti, si sono verificati i primi casi in Croazia e, di conseguenza, l’intero progetto si è ridimensionato. Nel complesso, però, molte delle manifestazioni previste si sono svolte comunque, non tutte, ma in un contesto ben diverso da quello pianificato e auspicato.
Ne è uscito un manuale, un piccolo volume, disponibile anche sul web, che raccoglie esperienze e metodologie nella gestione dei volontari in situazioni di crisi e di emergenza. CEC 2020, ad esempio, ha creato delle nuove figure, dei nuovi profili, con il ruolo di far svolgere gli eventi pubblici seguendo le misure di contenimento imposte dall’unità di crisi della Protezione civile. I volontari si sono ritrovati a “schedare” tutti i presenti, dare indicazioni sui comportamenti da assumere, dal rispetto delle distanze all’uso delle mascherine, misurare la temperatura corporea e via dicendo. Il nuovo manuale, ispirato dalla crisi sanitaria, suggerisce i modi per affrontare le situazioni di crisi in generale e ieri la coordinatrice del progetto Anita Ladišić, dell’impresa fiumana “Subjekt”, ha illustrato il progetto ai coordinatori nel settore del volontariato. Si è svolto così un pannello di discussione a cui hanno preso parte Marta Hauser del Centro per il volontariato di Fiume, Asja Brusić, coordinatrice del volontariato nella cultura e che ha gestito questo segmento anche durante CEC 2020, quindi Branka Maračić della Croce rossa regionale e, infine, Ivana Babić in qualità di volontaria.

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