Porto etno il festival delle diversità

Alla manifestazione, giunta alla sua ottava edizione, parteciperanno anche le CI di Fiume e Abbazia nella parte gastronomica e nella Rassegna delle Società artistico-culturali. Ospiti Alba Nacinovich e i complessi italiani «La cantiga de la Serena» e «Folkatomik»

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Porto etno il festival delle diversità
Ervin Liverić, Boris Štok, Jelena Tondini e Zoran Majstorović. Foto: RONI BRMALJ

Sarà un’edizione diversa, ma sempre all’insegna della buona musica, del folclore, della buona cucina e via dicendo. Stiamo parlando del Porto etno festival, l’evento internazionale che riunisce le minoranze nazionali e i gruppi etnici di Fiume e della Regione litoraneo-montana. “Sarà un programma ricco e variiegato”, come è stato specificato da Edvin Liverić, direttore della Casa croata di cultura di Sušak, organizzatrice dell’evento. Il festival delle diversità si svolgerà il 28 e 29 giugno negli ambienti dell’ex magazzino dell’Exportdrvo. L’inaugurazione, invece, come precisato da Liverić, avrà luogo in Corso con la sfilata di apertura del “Porto etno festival”.

“Considerato che quest’anno celebriamo i 15 anni dall’inserimento del canto a due voci a intervalli stretti nella lista UNESCO dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità, all’inaugurazione parteciperanno le Società artistico-culturali della Regione che curano le tradizioni folcloristiche e questo genere di canto popolare, che si è sviluppato in Istria e nel litorale croato. Il 28 giugno (ore 18), da piazza Adria sfileranno, accompagnati dall’orchestra di fiati di Spinčići, le Società artistico-culturali Zora di Abbazia, Poljica di Veglia, Zvir di Jelenje, Ilija Dorčić di Novi Vinodolski, Frankopan di Verbenico, Ive Jelenović di Dobrinj e i suonatori di sopile dell’isola di Veglia. Lungo tutto il percorso, i gruppi si esibiranno nelle danze e nei canti tradizionali. La sfilata si concluderà davanti all’Exportdrvo, dove verrà proposto un breve concerto del coro Sempre Allegro”.
Il programma è stato illustrato da Jelena Tondini, direttrice della manifestazione. In serata, con inizio alle 21, inizieranno i concerti all’interno del capannone. Per l’occasione, sul palco si presenteranno il complesso italiano “La cantiga de la Serena”, il cui repertorio si basa sui brani della tradizione popolare pugliese dal Salento al Gargano (canti “alla stisa”, ninnananne, tarantelle) rielaborati ed eseguiti in una chiave elegante e raffinata accostati ad antiche cantighe e romanze sefardite – espressione della cultura e delle tradizioni degli ebrei spagnoli,– a canti medievali cristiani di pellegrinaggio e devozione (Cantigas de Santa Maria, Llibre Vermell de Montserrat) e splendide melodie delle tradizioni provenzale, arabo-andalusa e irlandese.

Un viaggio millenario
Un viaggio millenario nella musica del Mediterraneo tra i ritmi ipnotici e incantatori della tarantella del sud Italia, le ammalianti melodie ebraiche, la devozione dei pellegrini cristiani, la raffinata tecnica improvvisativa del maqam arabo, i tempi dispari della musica mediorientale e balcanica. Il complesso è composto da Fabrizio Piepoli, cantante e polistrumentista, Giorgia Santoro, flauto traverso e ottavino e Adolfo La Volpe, polistrumentista. Poi sarà la volta del gruppo folcloristico dalmata “Tempet” di Makarska, che offrirà un repertorio di canti tradizionali dalmati, del complesso “Crne Mambe” di Niš (Serbia), orchestra di musiche tradizionali che faceva da spalla al noto cantante folk Šaban Šaulić. Vantano esibizioni con i Gipsy Kings, Goran Bregović, Nina Badrić e Severina. La serata si concluderà con l’esibizione dell’orchestra Porto etno, diretta da Zoran Majstorović, che accompagnerà le voci dei cantanti Boris Štok, Barbara Munjas, Neno Belan e della connazionale Alba Nacinovich.

Le «cucine» del mondo
Sabato 29 giugno il festival inizierà alle ore 11 con la Festa gastronomica. Vi prenderanno parte 16 “cucine” delle minoranze e… del mondo, nonché 17 società artistico-culturali. La Comunità nazionale italiana sarà rappresentata, nella parte culinaria dagli attivisti delle CI di Fiume e Abbazia e in quella artistica dal coro della CI di Abbazia. In serata sono in programma le esibizioni di Kiril Džajkovski, musicista elettronico e compositore di musica macedone acclamato a livello internazionale, fondatore del fenomeno globale noto come Balkan Beat, la cantante greca Marina Satti, rappresentate della Grecia all’ultimo European song contest e il complesso italiano “Folkatomik”. Nata nel 2019, la band torinese parte dall’esperienza maturata nel mondo della riproposta delle musiche tradizionali da parte di Franco Montanaro, Oreste Forestieri e Valeria Quarta, e dall’incontro con il chitarrista e producer di musica elettronica Alfredo Li Bassi. Nella sintesi delle esperienze e delle storie che ognuno portava con sé, nasce subito un sound unico e riconoscibile, riconducibile alla commistione fra la musica tradizionale del sud e avantgarde elettronica.
I biglietti per i concerti, al prezzo di 15 euro per una serata o di 25 euro per le due serate, si possono acquistare presso la biglietteria della Casa croata di cultura di Sušak (HKD), nei negozi Dallas music shop e Foto Revija o tramite il link https://www.mojekarte.hr/hr/trazi.html?searchword=porto+etno.
Oltre che dalla città di Fiume e dalla Regione litoraneo-montana, il Festival Porto etno è supportato da numerosi partner, tra cui il Consolato generale d’Italia e l’Istituto italiano di cultura.

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