Nell’ambito della celebrazione della Giornata internazionale dell’infermiere (festeggiata il 12 maggio, nella data di nascita di Florence Nightingale, fondatrice delle scienze infermieristiche moderne) la Regione litoraneo-montana ha premiato per la prima volta gli operatori paramedici e i tecnici sanitari distintisi per la loro bravura e dedizione al lavoro. In tale contesto, nel corso della cerimonia solenne organizzata in loro onore nel foyer del TNC “Ivan de Zajc” sono stati assegnati i riconoscimenti ad Aleksandra Vukelić, Ana Del Vechio, Anđa Letić, Božana Bijelić, Daniela Depolo, Dejana Kosanović, Hana Tunaj, Irena Kužet Mioković, Iva Špalj, Ivanka Budiselić Vidajić, Marija Grubišić, Sanja Juretić, Vedra Gurdon, Verica Šatorić, Viktorija Božić, Višnja Karaula, Vlastica Juričić, Josip Brusić e alla sorella Rosa Marija, l’infermiera più longeva.
Un cuore che accoglie tutti
A dare il benvenuto ai convenuti è stata la presidente della Sezione regionale della Camera nazionale degli infermieri, Mirjana Lakić, la quale ha rilevato che “il simbolo del cuore è stato scelto in quanto riporta alla cura, alla conoscenza e all’umanità che caratterizzano il lavoro e lo spirito dell’assistenza infermieristica. Lo stesso si presenta bianco in quanto racchiude il ventaglio degli altri colori e manifesta l’accettazione di tutte le persone da parte degli infermieri, indipendentemente dal colore della loro pelle, religione ed età”. Il motto della Giornata dell’infermiere di quest’anno è “I nostri infermieri. Il nostro futuro”.
Sulla falsariga delle sue parole, il vicesindaco del capoluogo quarnerino, Goran Palčevski, ha specificato che il ruolo degli infermieri e dei tecnici è altrettanto importante quanto quello dei medici, se non addirittura ancora più rilevante agli occhi dei pazienti. A confermarlo anche il presidente della Regione, Zlatko Komadina, il quale ha ringraziato gli operatori sanitari per tutto quello che fanno per i nostri concittadini.
A capo della Commissione relativa alla selezione delle candidature arrivate, il cui bando è stato indetto ad aprile, è stata scelta la giornalista e presidente del Coordinamento e dell’Associazione dei malati del CCO di Fiume, Sandi Bujan Cvečić, affiancata da Svetlana Oštrić (Comitato esecutivo regionale della sanità), Karla Mušković (capodipartimento dell’Ufficio amministrativo della sanità, la protezione sociale e il miglioramento della qualità di vita dell’Ufficio della salute della Città di Fiume), Marija Bukvić (Facoltà degli studi sanitari e Facoltà di Medicina), Katica Peranić Šegota (CCO e Camera regionale degli infermieri), Josipa Pađen (Casa della salute regionale) ed Eva Smokrović (rappresentante delle altre istituzioni sanitarie e non sanitarie e del settore privato). Il Comitato organizzativo del premio “Cuore bianco”, patrocinato dalla Regione litoraneo montana e della Città di Fiume, era costituito dalla succitata Camera, dalla Facoltà degli studi sanitari e da quella di Medicina dell’Università di Fiume, dal CCO e dal Coordinamento e Associazione dei malati dello stesso, dalla Casa della salute regionale, dall’Istituto regionale di medicina d’urgenza, dalla Clinica ortopedica di Laurana, dalle Thalassotherapie di Abbazia e Crikvenica, dalla Casa dell’anziano di Costabella e dalle Associazioni degli infermieri domiciliari, ai quali sono stati consegnati gli attestati di ringraziamento dalla titolare della Cattedra di scienze infermieristiche della Facoltà degli studi sanitari, Sandra Bošković.
Ad allietare l’evento sono stati Vivien Galletta e Voljen Grbac. In serata i premiati, omaggiati dalla Regione e dalla Città di Fiume, hanno avuto modo di assistere alla prima dell’opera “Nozze istriane” di Antonio Smareglia, per la regia di Marin Blažević.
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