Duo pianistico alla CI. Serata di pura emozione

Dora Lovrenčić e Juraj-Marko Žerovnik incantano Palazzo Modello portando in vita le opere di Dvořák

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Duo pianistico alla CI. Serata di pura emozione
Dora Lovrenčić e Juraj-Marko Žerovnik durante il concerto. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Venerdì sera nel salone delle feste di Palazzo Modello, un genitore seduto da solo guardava con amore il concerto di pianoforte di suo figlio. Un’eccellente esibizione pianistica a quattro mani del duo formato da Dora Lovrenčić e Juraj-Marko Žerovnik che hanno eseguito con maestria due opere di Antonín Dvořák: le Leggende op. 59 e la Serenata per archi in Mi maggiore, Op. 22.
Nel padre, una sensazione di orgoglio mischiato alla commozione. Sa bene quanto tempo libero investito e quanta volontà in quel percorso musicale. Una cascata di gioia nel ricordare quei sforzi diventati, con l’impegno, una prova palpabile dell’avercela fatta.
Emozionato lui, ma emozionati anche tutti gli altri spettatori che si sono concessi una serata ad ascoltare musica di livello. E la musica è già di per sé un’esperienza emotiva, se poi consideriamo la capacità di Dvořák nell’evidenziare le varie sezioni strumentali con l’intento di sfruttare appieno le possibilità espressive degli strumenti, l’intensità di questa sensazione non può che essere elevata.
E chissà quali pensieri e quali sensazioni hanno attraversato le menti dei presenti, coccolati dalle melodie solenni e impegnative di questa musica espressa dai due artisti, una parte della quale è anche difficile da eseguire al pianoforte, essendo pensata inizialmente per gli strumenti a corda.
Bravi Dora e Juraj-Marko, sorridenti e compiaciuti, a dare l’impressione di non aver sbagliato nemmeno una nota con le loro dita. Entrambi classe ‘93 e con un background musicale importante alle spalle si sono presi il compito di prendere per mano ogni spettatore nel ripercorrere le orme dell’acclamato compositore ceco, abilissimo a esprimere l’amata musica tradizionale in un modo universale e moderno.
E mentre Dora e Juraj-Marko sembravano non solo godersi il momento, ma anche dare l’impressione di essere più che a loro agio durante l’esibizione, il padre del ragazzo, forse, quel giusto minimo d’ansia e nervosismo l’ha comunque provato. Sarà per la preoccupazione per la performance del figlio o solamente per la nostalgia che gli ha fatto ricordare i suoi primi passi musicali, non lo sapremo mai. Rimane il fatto che tutto è andato alla grande e la fine del concerto ha portato un sollievo. Bello il sincero applauso finale per i due musicisti, visibilmente soddisfatti della loro prestazione. Possiamo solo immaginare anche la soddisfazione del padre, felicissimo di aver potuto esserci e condividere questo momento significativo del figlio.
Ovviamente, non siamo del tutto sicuri che quel uomo in sala fosse davvero papà Žerovnik, ma ci piace immaginarla così!

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