Uljanik-3. maj: verso il patteggiamento

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Uljanik-3. maj: verso il patteggiamento
Il cantiere fiumano 3. maj. Foto Željko Jerneić

Colpo di scena oggi, martedì 7 marzo, al Tribunale commerciale di Pisino. Lo Stato non ha concesso il nullaosta alla firma del patteggiamento tra il 3. maj e l’Uljanik soggetto a procedura prefallimentare teso a chiudere la battaglia legale tra i due poli navalmeccanici. Se ne dovrebbe riparlare il 30 marzo. L’ex Scoglio Olivi di Pola, si ricorda, rivendica un credito di 18,5 milioni di euro nei confronti del cantiere navale fiumano, che in passato aveva fatto parte del Gruppo navalmeccanico di Pola. Nel corso dell’assemblea dei creditori dell’Uljanik tenutasi oggi nel Palazzo di giustizia di Pisino sia la curatrice fallimentare dell’Uljanik, Marija Ružić, sia il rappresentante dello Stato, ovvero il sostituto procuratore Željko Perčinlić hanno detto di essere favorevoli a chiudere in questo modo il contenzioso. Tuttavia, Perčinlić ha insistito che prima di procedere alla firma dell’accordo il 3. maj fornisca la prova d’essere in grado d’estinguere il debito.

Il 3. maj è propenso a usare come strumento di garanzia la commessa 527, una portarinfuse di 225 metri di lunghezza completata al 30 p.c. Nonostante si trovi a Fiume, fino al 2020 l’unità, il cui valore è stimato a poco meno di 10 milioni di euro e che era inclusa nell’inventario dell’Uljanik soggetto a procedura prefallimentare. Nell’estate del 2021 la società fiumana ne ha rilevato la proprietà pagandola all’asta 7,4 milioni di kune (poco meno di 1 milione di euro). Per portare a termine l’acquisto il 3. maj ha dovuto ricorrere a un prestito e ha ottenuto il finanziamento usufruendo di una garanzia concessa dallo Stato. In questo modo la società quarnerina disporrebbe delle risorse necessarie a saldare le sue pendenze nei confronti dell’Uljanik nell’arco di due anni, più correttamente una volta consegnata l’unità al suo armatore. L’operazione in oggetto di recente è stata approvata dal Consiglio di vigilanza del 3. maj che ha definito essenziale chiudere il contenzioso per poter portare a termine il processo di ristrutturazione aziendale.

Il tentativo dell’Uljanik e del 3. maj di risolvere la vicenda ricorrendo al patteggiamento è importante in quanto garantirebbe ai creditori del gruppo istriano di non essere danneggiati. Anzi in questo modo si eviterebbe di dover sostenere i costi giudiziari legati ai contenziosi in corso. Inoltre, si scongiurerebbe il rischio di far tracollare il 3. maj nel caso dovesse perdere i procedimenti giudiziari in corso al Tribunale commerciale di Fiume e che vedono il cantiere navale di Cantrida contrapposto al Gruppo polese. In caso di liquidazione del 3. maj l’Uljanik e gli altri creditori del cantiere navale fiumano rimarrebbero sostanzialmente a bocca asciutta.

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