Antifascismo vuole dire una società più giusta

La festa nazionale è stata celebrata con un’Accademia solenne, la posa di corone di fiori e con il tradizionale incontro sul Tuhobić

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Antifascismo vuole dire una società più giusta
Le delegazioni della Città di Fiume e della Regione hanno posto delle corone in Delta. Foto: IVOR_HRELJANOVIC

La Giornata della lotta antifascista è stata celebrata a Fiume e nella Regione litoraneo-montana dalle massime cariche cittadine e regionali, dalle Organizzazioni dei combattenti antifascisti e degli antifascisti, dalle Associazione dei veterani della Guerra patriottica, dalla Questura, dall’Arcidiocesi e da altri enti con un’accademia solenne svoltasi nel salone dei Marmi del Museo di Storia e Marineria del Litorale croato. Durante l’incontro è stato sottolineato più volte il ruolo storico del movimento antifascista nella creazione e costruzione dello Stato croato e di un’Europa libera e democratica.
“Ancora oggi dobbiamo essere consapevoli che l’intolleranza, l’odio, la violenza e l’estremismo sono le minacce alla società a cui apparteniamo, che minano lo sviluppo della democrazia”, ha dichiarato nell’occasione il sindaco Marko Filipović. Il presidente della Regione Zlatko Komadina ha sottolineato che è completamente sbagliato collegare l’antifascismo a qualsiasi ideologia, come lo fanno in tanti. “Le genti di tutta la nostra Regione hanno aderito prontamente al movimento antifascista schierandosi dalla parte della giustizia, in difesa della dignità umana e di una società più giusta”.
Nella ricorrenza della Giornata nazionale le autorità cittadine e regionali, come pure le associazioni degli antifascisti hanno posato corone di fiori davanti al Monumento in Delta in omaggio di tutti i caduti della lotta antifascista. Di seguito, l’incontro è proseguito sul Tuhobić per ricordare il 22 giugno 1941, quando nel bosco di Brezovica vennero costituite le prime unità partigiane nell’Europa occupata dai nazisti e dai fascisti. Subito dopo nei boschi del Gorski kotar, precisamente sul Tuhobić, furono fondati i gruppi partigiani nei quali militavano prevalentemente gli abitanti della nostra Regione.

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