Scoglio dei frati: estate a tutta

Quest’anno il campeggio sull’isolotto ha fatto un booking da record prima di aprire

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Scoglio dei frati: estate a tutta
Il molo dello Scoglio dei frati e il battello Odisej. Foto: DARIA DEGHENGHI

Se c’è un luogo in Europa risparmiato dall’inflazione, questo luogo si chiama Scoglio dei Frati (all’anagrafe, Isola Veruda). E non solo è un paradiso in terra, ma è anche tutto nostro, nel senso che il capitale sarà pure padrone altrove, ma non su quest’isola dove, bene o male, comandano i polesi. Così hanno deciso al Municipio vent’anni fa e così si va avanti. La gestione che prima era stata affidata a una municipalizzata autonoma (Fratarski), ora è passata all’azienda Pola Amministrazione e Servizi che gestisce anche i mercati, gli impianti sportivi, gli edifici pubblici, i parchi giochi e una parte considerevole dei condomini del centro storico. Ma il responsabile del campeggio e dei servizi sull’Isola è rimasto lo stesso: Matija Ivetić. Anche quest’anno, dunque, la stagione balneare allo Scoglio dei Frati è iniziata con la colonizzazione della pineta da parte delle tende e dei sacchi a pelo. Si dorme anche sotto il cielo stellato, nessun problema. I materassi sono un lusso improponibile: chi trascorre le sue vacanze sull’isola si porta dietro solo quello che si può entrare in uno zaino di medie dimensioni, oppure in alcuni sacchetti di plastica e in una minuscola valigia, perché il viaggio in battello non ammette un carico eccessivo. E poi in barca si è sempre in tanti.

Si spende poco
Per fare campeggio sull’isola si è sempre speso poco, da che mondo è modno. I prezzi non sono aumentati di un centesimo con o senza inflazione nemmeno dallo scorso anno. Per piantarci la tenda bastano quattro euro al giorno, per il soggiorno altri tre euro la notte a ospite adulto. I ragazzi fino ai 15 anni di età non pagano. Meno di così non si può. In pratica l’azienda non guadagna e tutto quello che incassa serve per pagare le spese dell’acqua e del personale, oltre alla manutenzione delle strutture, ma si tratta di investimenti ridotti all’osso. Residui di socialismo autogestito oppure amministrazione condivisa dei beni comuni, come si dice adesso? L’amministratore lo dice chiaramente che i prezzi del campeggio sono due volte sotto a quelli di tutti gli altri campeggi “poveri” della costa. Non stupisce, dunque, che i polesi ritornino sull’isola ogni anno da capo. L’unico inconveniente – se si può parlare in termini di mancata convenienza – è la capacità ricettiva dell’isola, che infatti non può ricevere più di 250 tende contemporaneamente perché la folla sarebbe insopportabile. Per questo ogni anno il numero delle prenotazioni tende ad aumentare. Quest’anno, per esempio, c’è stato un booking da record: prima ancora che il campeggio aprisse, 201 piazzole su 250 erano già riservate agli ospiti abituali. Ma è chiaro: per non rischiare di perdere il posto è bene cominciare a prepararsi per le vacanze con abbondante anticipo.

Il personale non manca
Scoglio dei Frati non è aperto tutto l’anno. Il battello che fa la spola tra l’isola e la terraferma è attivo solo tra giugno e settembre. La società che gestisce il campeggio comincia con i preparativi per la stagione balneare a fine marzo per falciare l’erba, potare gli alberi, rimuovere i rami secchi e la sterpaglia, riparare il molo danneggiato dalle mareggiate, rimettere in funzione il bar, i servizi igienici, i caminetti per il barbecue e cose di questo genere. Il campeggio è stato aperto dal 7 giugno e da allora è tornato a viaggiare anche il mitico battello Odisej, che parte e rientra ogni ora piena dalle 9 del mattino alle 9 della sera. Il prezzo del viaggio in una direzione è di 2,5 euro a persona. A differenza che negli alberghi, allo Scoglio dei Frati il personale non manca: tra receptionist, baristi, addetti alla manutenzione e alle pulizie, gli impiegati sono 17.

Le spiagge somigliano a quelle di Brioni maggiore.
Foto: DARIA DEGHENGHI

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