Nello spirito del «Nuovo Bauhaus Europeo»

Il PGS si interroga su ciò che occorre fare per mettersi in linea con le tendenze per affrontare i cambiamenti climatici

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Nello spirito del «Nuovo Bauhaus Europeo»
Edvin Liverić, Nasrin Štrljić e Viktor Ivaniš. Foto: RONI BRMALJ

In una giornata come quella di ieri passeggiare per il centro di Fiume non è stata certo un’esperienza rinfrescante. I percorsi all’ombra sono quelli che sono e le aree verdi sono pochissime. Ne hanno parlato anche Nasrin Štrljić e Edvin Liverić, rispettivamente presidente e vicepresidente della sezione fiumana del PGS.

Più precisamente, si è accennato al “nuovo Bauhaus Europeo”, una piattaforma programmatica che fa riferimento al Bauhaus a un secolo di distanza dal suo avvento come movimento che ha modificato radicalmente l’arte, il design e l’architettura tedesca e in un contesto geografico molto più vasto. Oggi come allora, l’idea viene concepita come un serbatoio di creatività e di pensiero. Il nuovo Bauhaus viene spiegato così: mira ad essere un movimento creativo e interdisciplinare, per sviluppare uno spazio d’incontro in cui si recuperino pratiche sostenibili, si valorizzino le pratiche più visionarie attuali e si progettino futuri modi di vivere, al crocevia tra arte, cultura e scienza.
“Insisteremo affinché queste pratiche vengano adottate anche nel nostro contesto locale con interventi concreti”, ha spiegato Nasrin Štrljić a cui ha fatto seguito una lunga relazione di Liverić sul carattere stesso della piattaforma: “È una strategia concepita fino al 2030 e che noi seguiremo con attenzione. Ci sono tante situazioni nella nostra città che da provvisorie sono diventate permanenti, come il parcheggio in Gomila. Anche il Delta, in questo senso meriterebbe più considerazione per non parlare dell’area in Žabica in merito alla quale non abbiamo ancora potuto sapere nulla sul suo futuro”. Non ci sarà più l’autostazione e verrà a liberarsi uno spazio che andrà rivalutato, ma non è l’unico in centro. “È questione di settimane l’apertura del nuovo grande parcheggio in Delta – aggiunge Liverić -, che determinerà la chiusura delle rive alle auto. Noi proponiamo che quest’area venga utilizzata in funzione delle esigenze dei cittadini, pensando al modo di inserirvi una componente verde e un parco giochi per i bambini”. Uno dei motivi per i quali il PGS ha deciso di convocare i media è il sondaggio tra i cittadini nell’ambito del documento completato il 25 marzo scorso, la Strategia per la rigenerazione verde urbana di Fiume che si basa sul “nuovo Baugaus Europeo”, istituito nel 2021. Fiume ha le sue peculiarità sia negli aspetti positivi che in quelli negativi. Tra questi ultimi c’è, per esempio, il corso d’acqua, la Fiumara, che si trova a pochi passi dal centro, ma che rimane inaccessibile per la presenza di contenuti industriali, compresa la rimessa dell’”Autotrolej”. C’è una costa devastata a sua volta dalle attività industriali e l’impossibilità di creare di parchi in un centro eccessivamente urbanizzato.

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