Un sentito omaggio a Luisella Ravalico

Un folto pubblico ha voluto testimoniare con la propria presenza la stima e l’affetto che nutriva per l’insegnante scomparsa tre anni fa, ricordata oltre che per l’amore verso la professione anche per l’impegno comunitario

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Un sentito omaggio a Luisella Ravalico
Marina Žigon, Amalia Petronio, Andrea Bartole e Fulvia Zudič. Foto: Mariella Mehle

La conferma dell’affetto, della stima e dell’amicizia nei confronti dell’insegnante piranese Luisella Ravalico (1944-2020) è arrivata dal folto pubblico, tra colleghi, ex alunni e concittadini, accorso in Casa Tartini in occasione della presentazione dell’opuscolo a lei dedicato intitolato “Luisella, ritratto di un insegnante” a cura di Marina Žigon. “Sono lieto di vedervi numerosi questa sera per ricordare l’insegnante e molto altro. Ho avuto l’onore di conoscerla come alunno e posso confermare che era una persona importante, in quanto oltre a tramandare i valori dell’insegnamento e della didattica, ha tramandato anche il senso di comunità”, ha esordito nei saluti istituzionali Andrea Bartole, presidente della CAN di Pirano, editore dell’opuscolo.

”È un piacere presentare questa pubblicazione, testo ampliato rispetto al saggio pubblicato nella miscellanea “Riflessioni” prodotta dall’Associazione per le pari opportunità POEM. Quale Comunità degli italiani “Giuseppe Tartini” abbiamo voluto realizzarla, perché Luisella Ravalico in passato ha ricoperto anche il ruolo di presidente di questo sodalizio, che lei ha portato nel cuore e amato tantissimo. Ce la ricorderemo tutti, perché oltre all’insegnamento scolastico, era lei che preparava gli spettacoli a scuola, in Comunità e a teatro e collegava le varie istituzioni. Chi viveva a Sicciole, Santa Lucia o Pirano, a tutti ci ha fatto conoscere la lingua e la cultura italiana e probabilmente abbiamo continuato a fare il ballo di Carnevale al teatro “Tartini” per tanto tempo grazie a lei. Di Luisella conserveremo il ricordo, perché è sempre con noi”, ha rilevato la presidente del sodalizio Fulvia Zudič.
”A lei, cara Marina va il riconoscimento di averci fatto capire attraverso la splendida figura della maestra Luisella, che un’assenza può continuare ad essere una presenza, se in vita è stata persona degna. Luisella lo è stata senz’altro. I suoi precetti efficaci si sono meritati gratitudine, sia da parte dei suoi allievi sia dei loro genitori, proprio perché il suo saper camminare nell’arte, esaltando la lettura, la musica, la recitazione, i giochi musicali e altro ancora e aprire la finestra sul mondo con i suoi colori e i suoi suoni. Gli alunni di Luisella gioivano dello stare insieme, nonché dell’impegnarsi con costanza, curiosità e tenacia”, ha rilevato nel messaggio inviato Isabella Flego, presidente dell’Associazione POEM.
Prima di approfondire con l’autrice la conoscenza e le diverse sfumature della personalità e attività di Luisella Ravalico, Amalia Petronio ha preparato un’approfondita introduzione storica sulla scuola pubblica a Pirano, dopo un’attenta ricerca presso gli archivi comunali. La serata omaggio è quindi proseguita delineando la figura della maestra, poetessa, amica, madre, donna impegnata nel sociale, intercalata dalla lettura di alcuni suoi versi in dialetto, interpretati con sentita sensibilità da Miriam Monica.
Marina Žigon anch’essa insegnante e quindi bibliotecaria, tra l’altro autrice anche dell’opuscolo dedicato a Lucia Scher e Giovanna Birsa, è stata mossa alla stesura del profilo della Ravalico e a raccogliere testimonianze sul suo lavoro, dopo il testo pubblicato sul foglio della Comunità piranese “il Trillo” in occasione della sua scomparsa. “Ho conosciuto Luisella negli anni Sessanta in quello allora chiamato il “Circolo Italiano di Cultura”. Lei era un vulcano di creatività, ottima collega e impeccabile insegnante oltre che amica. Mi sono avvalsa pure della collaborazione di una decina di persone che l’hanno conosciuta e di alcune sue pubblicazioni che sono state utili per creare un ritratto con tanti tasselli diversi”, ha spiegato l’autrice.
Luisella Ravalico è nata a Pirano nel rione Punta, dai genitori Enrichetta nata Petronio e Giovanni e fin da bambina voleva diventare insegnante, più che un mestiere una vocazione. “Era dell’opinione che i bambini dovessero essere educati oltre che istruiti. Cimentandosi nel ruolo di educatrice, li preparava ad essere buoni, determinati, gentili e rispettosi, educati e umani, pronti ad aiutare il prossimo senza vantarsene”, scrive Marina Žigon nell’opuscolo, aggiungendo che la maestra sosteneva che tali qualità dovessero essere acquisite già da bambini e lei è riuscita nel suo intento, lavorando per ben 33 anni nelle scuole CNI del Piranese.
Uno strumento educativo dell’insegnante piranese era quello di applicare la drammaturgia alla didattica, per sviluppare le loro capacità intellettive e affettive, la loro socializzazione e interazione. Un’innovazione che le viene attribuita, è la prassi pedagogica e la corrispondenza interscolastica degli alunni di diverse località istriane, sulle orme del noto maestro Mario Lodi. Nel corso della presentazione, l’uditorio costituito principalmente da insegnanti, ha avuto modo di sfogliare i ricordi su Luisella Ravalico e in chiusura molti hanno voluto condividere momenti e curiosità scaturiti dalla memoria legati alla persona, che con la sua carica umana, didattica e emotiva, ha suscitato tanto entusiasmo e partecipazione ed è ancora presente nella vita e nella storia della Comunità italiana e di chi ha avuto l’onore di conoscerla.

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