Tremul, esperienza a favore della CNI

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Tremul, esperienza a favore della CNI

CAPODISTRIA| Con una conferenza stampa a Capodistria, Maurizio Tremul, candidato al seggio specifico riservato alla CNI al Parlamento di Lubiana, ha presentato ieri dettagliatamente il suo programma elettorale. È frutto delle esperienze che ha accumulato nei lunghi anni di lavoro a favore della Comunità Nazionale Italiana, ma anche dei colloqui che continua ad avere con i connazionali e le loro istituzioni, “poiché non si finisce mai d’imparare”. Ha rilevato che si candida per senso di responsabilità nei confronti della CNI, alla quale ha dedicato tanti anni di lavoro. Affronterà il nuovo ruolo con massimo impegno, tenendo presente che “soltanto uniti si possono ottenere grandi risultati”. Ha assicurato piena disponibilità al contatto continuo con i connazionali, mettendo a disposizione pure tutti i suoi recapiti. Parlando di questioni concrete ha rilevato che intende contribuire ad un rapporto più diretto con la Nazione Madre, che l’unitarietà della CNI è di vitale importanza per raggiungere i traguardi desiderati a Lubiana, che non va dimenticato di difendere gli interessi del territorio e sostenere pure le Comunità slovene nei Paesi vicini, nonché gli esuli. Un ruolo importante nei rapporti internazionali potrebbero averlo anche le Commissioni d’amicizia, che la Camera di Stato istituisce a ogni legislatura. Pur concentrandosi al massimo su questioni minoritarie come scuola e informazione, Tremul a Lubiana si esprimerebbe anche su questioni generali, schierandosi per uno stato sociale, ecologico, solidale, per migliorare le pensioni, l’istruzione, per offrire sostegno alle giovani famiglie con bambini piccoli. Da migliorare la posizione della Comunità Nazionale Italiana in campo culturale con una precisa strategia, dopo che è stata varata quella per la base economica, mentre ritiene utile pensare all’inserimento nella pubblica amministrazione di connazionali preparati adeguatamente. Tremul ha citato ancora la difesa dei toponimi, odonimi e dei Santi delle nostre zone, il dialogo necessario per rimuovere i vincoli al funzionamento delle Comunità degli Italiani, far rispettare il bilinguismo e l’affermazione dell’italiano come lingua ufficiale per tutti sul territorio nazionalmente misto e attuare, fino in fondo, la nuova legge sulla scuola, anche nel capitolo delle consulenze pedagogiche, da potenziare ulteriormente. In merito alla Radiotelevisione ha ribadito la sua posizione a favore di un’autonomia dei programmi italiani nell’ambito del sistema pubblico, da ottenere tramite la modifica della legge specifica esistente, dando loro tranquillità nei finanziamenti e nell’avvicendamento dei quadri.

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