Rok Petje in visita alla CAN costiera

Si tratta del primo incontro istituzionale del neo direttore f.f. dell’Ufficio governativo delle nazionalità

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Rok Petje in visita alla CAN costiera
L’ingresso di Palazzo Tarsia. Foto: KRIS DASSENA Foto Kris Dassena

Il nuovo direttore ad interim dell’Ufficio governativo per le nazionalità, Rok Petje, subentrato alla meteora Janez Doltar, è stato in visita a Capodistria. Petje ha un master in gestione strategica e progettuale e ha una vasta esperienza nella pianificazione e implementazione di progetti a livello locale, regionale e internazionale. Negli ultimi anni ha contribuito attivamente allo sviluppo regionale del Pomurje e alla tutela della Comunità rom in Slovenia, lavorando presso il Centro di sviluppo di Murska Sobota. Per conoscere meglio e entrare immediatamente in contatto con la realtà multietnica e plurilinguistica del Litorale, ha fatto visita alla Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana scegliendo questo incontro come primo impegno istituzionale nel suo mandato. “Ha iniziato con la visita presso la nostra istituzione, sia perché è forse la realtà che conosce di meno sia perché è consapevole del ruolo e dell’importanza che svolgiamo a livello nazionale”, ha dichiarato il presidente della CAN costiera, Alberto Scheriani. Accompagnato da Stanko Baluh, ex direttore dell’Ufficio per le nazionalità, nonché dalla segretaria Vesna Kalčič, Petje ha avuto modo di apprendere il funzionamento della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e di conoscere parte del personale che opera all’interno della CAN costiera. Il presidente Scheriani ha esposto le questioni prioritarie della CNI e ha ricordato la costante e proficua collaborazione tra l’Ufficio governativo e la CAN costiera. Tra i vari punti discussi, particolare rilevanza è stata data alla base economica e finanziaria e alla gestione dei fondi stanziati dai vari Ministeri e destinati alle attività della CNI che, con l’aumento previsto entro la fine del mese, dovranno essere ripartiti e ri-pianificati. Un altro punto importante ha riguardato la tutela del bilinguismo e dell’insegnamento dell’italiano nelle scuole, nonché gli investimenti previsti per i lavori edili delle scuole italiane di Santa Lucia, di Crevatini, dell’ex Collegio dei Nobili di Capodistria, sede dell’elementare “Pier Paolo Vergerio il Vecchio” e del ginnasio “Gian Rinaldo Carli”, nonché della palestra della scuola media “Pietro Coppo” di Isola. Rok Petje ha riconosciuto l’importanza del ruolo che le Comunità degli Italiani e il Centro “Carlo Combi” svolgono nel fare cultura e del beneficio che apportano a tutto il territorio in cui operano. Durante la visita a Capodistria, la delegazione si è recata presso Palazzo Tarsia, dove si è discusso della sua restaurazione e della possibilità di accedere a ulteriori finanziamenti per ultimarla. L’incontro si è concluso presso la sede della Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” a Palazzo Gravisi-Buttorai, dove il nuovo direttore ha potuto ricevere un’ulteriore conferma del contributo della cultura italiana nel territorio istriano, grazie alla mostra “1948-2023. La nostra storia”, che raccoglie immagini e oggetti dei 75 anni del sodalizio.

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