Governo: sostegno al Porto capodistriano

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Governo: sostegno al Porto capodistriano

Il Porto di Capodistria ha il completo appoggio dello Stato nell’impegno per migliorare le proprie strutture e creare le basi del futuro sviluppo. Lo ha affermato il ministro dell’Infrastruttura Jernej Vrtovec, in visita allo scalo con i più stretti collaboratori. Assieme al nuovo presidente di “Luka Koper”, Boštjan Napast, ha preso in visione la portata degli investimenti in corso per prolungare il Molo I e le zone per lo stoccaggio dei container, nella parte settentrionale del comprensorio portuale. Secondo il ministro si tratta di una strategia adeguata alle necessità delle banchine operative, sempre nell’ottica di un loro ulteriore sviluppo, anche con il completamento della rete ferroviaria. Il governo, che controlla il pacchetto di maggioranza del Porto, si è impegnato per acquisire i terreni finora di proprietà del Comune di Ancarano, che impedivano l’allargamento dei depositi e dei parcheggi per le auto. Napast ha rilevato che nei prossimi anni andrà risolto anche il problema dei canali nella bonifica di Sermino, ottenendo altre superfici utili per le attività commerciali. Vrtovec è stato informato dell’andamento dei lavori al Molo I, che viene prolungato verso il centro della baia e per i depositi temporanei di container, che consentiranno di portare a 1,5 milioni le unità manipolate ogni anno. Entro il 2025 la capacità del terminal container arriverà a 2 milioni di TEU. Gli investimenti necessari avranno il sostegno dello Stato, ha assicurato Vrtovec, elogiando l’impegno dei dipendenti del Porto, che ha definito la “finestra della Slovenia sul mondo” e definendo importanti l’estensione dei traffici container. Con sforzi congiunti bisognerà mantenere la competitività dello scalo sui mercati internazionali. Circa la rete ferroviaria il ministro ha illustrato i progetti in corso, compreso quello da Lubiana a Divaccia, che si collegherà poi alla tratta verso il mare. Vrtovec si è detto convinto che le risorse finanziarie necessarie, derivanti anche dai fondi europei, non mancheranno nemmeno nei prossimi anni.

Il ministro Jernej Vrtovec allo scalo

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