Capodistria. Tutelare le acque dalla micro-plastica

Presentato il progetto «Remedies» di durata quadriennale

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Capodistria. Tutelare le acque dalla micro-plastica
La plastica che inquina il mare. Foto: MARIELLA MEHLE

Una tra le emergenze ambientali da affrontare è l’inquinamento marino da plastica, materiale versatile il cui eccessivo accumulo nei mari e oceani ha raggiunto proporzioni tali da comprometterne le funzioni. Onde limitare i danni nel mar Mediterraneo, l’Unione Europea ha dato vita al progetto “Remedies”, coordinato dall’Istituto nazionale di chimica. Come è stato spiegato in conferenza stampa a Capodistria, l’iniziativa collegherà 23 partner provenienti da 12 Paesi e durerà quattro anni. Si tratta del primo progetto finanziato dal programma europeo “Horizon” avviato nel 2021 del valore complessivo di 9,14 milioni di euro. Come rilevato dal coordinatore Uroš Novak, il progetto si concentra sulla presentazione di soluzioni utili alla riduzione dell’inquinamento marino da detriti di plastica e micro-plastica e raggiungerà fino a 100.000 persone attraverso nove Centri istituiti nell’area mediterranea. Come rimarcato, l’obiettivo è raccogliere circa 400 tonnellate di rifiuti di plastica e successivamente utilizzare le stesse soluzioni in altri 70 punti. In questo modo verrebbero raggiunte ulteriori 250.000 persone e sostituite 3.700 tonnellate di plastica con sostanze più idonee. Il Centro di presentazione del progetto sarà a Capodistria presso il Marina, dove sarà installata la tecnologia dell’azienda “Clera.One”, preposta al riciclo dell’acqua nella pulizia delle navi con la filtrazione di microparticelle e micro-plastiche. Oltre a promuovere il riutilizzo dei rifiuti di plastica raccolti, l’Istituto di chimica organizzerà laboratori dimostrativi per i cosiddetti cosmetici a rifiuti zero e pulizia della costa e delle reti da pesca di scarto. “Intendiamo spronare i ricercatori a presentare delle soluzioni sul mercato o almeno contribuire a una Comunità più sana, attiva e consapevole dell’ambiente”, ha affermato Novak. In rappresentanza della Commissione europea in Slovenia, Jerneja Jug Jerše, ha rilevato che si tratta del primo progetto nell’ambito delle missioni fissate dall’UE sui temi ambienti e della salvaguardia degli ecosistemi marini. La responsabile dell’Ufficio progetti dell’Istituto, Barbara Tišler ha sottolineato che attraverso il programma “Horizon”, hanno acquisito 33 progetti per un valore complessivo di oltre 40 milioni di euro.

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