Stipendi croati in netto ritardo

Dopo la R. Ceca, anche la Polonia ha superato la Croazia in questa speciale graduatoria. Slovenia davanti a tutti

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Stipendi croati in netto ritardo

Dopo la Repubblica Ceca anche la Polonia ha superato la Croazia nella classifica dell’importo degli stipendi lordi nei Paesi in transizione. I datori di lavoro cechi hanno versato uno stipendio lordo medio pari a 1.333. euro, mentre i polacchi 1.212. Questa speciale graduatoria è guidata ormai da diversi anni dalla Slovenia, dove la paga lorda media ammonta a 1.742 euro, a differenza della Croazia, che si trova ora al quarto posto con 1.187 euro. Alle sue spalle troviamo la Slovacchia (1.132 euro) e la Romania (1.071) che, secondo gli analisti, potrebbero superare la Croazia entro la fine del 2020. Lo stipendio netto l’anno scorso in Croazia ammontava invece a 6.496 kune (860 euro circa) e in un solo anno è aumentato di 215 kune, ossia del 3,4 per cento. La percentuale di crescita delle paghe in Ungheria, Bulgaria e Romania, invece, era in doppia cifra.In Croazia, già da anni, i datori di lavoro cercano manodopera soprattutto per i posti meno pagati e con un basso livello di studio, in armonia con il fatto che l’economia si appoggia moltissimo sul turismo e sui servizi. Dall’uscita dalla recessione, nel Paese sono stati creati 150mila nuovi posti di lavoro, dei quali 25mila nell’edilizia, 20mila nel settore turistico, 15mila nel commercio, 10mila nella sanità e soltanto 6mila nell’industria della lavorazione. Una buona notizia, però, arriva dal settore IT, che è in continua crescita e dove la richiesta di personale è a livelli altissimi.La Banca centrale croata (HNB) ha reso noto che nel periodo dal 2015 al 2018, lo stipendio lordo in Croazia è aumentato in media del 3%. Sempre secondo l’analisi della HNB, l’occupazione è aumentata soprattutto nell’attività alberghiero-turistica e di ristorazione, in cui lo stipendio nel 2015 ammontava all’85% della paga media in Croazia. Una notevole maggiorazione è stata riscontrata pure nell’edilizia, nei servizi amministrativi, informatici e comunicazione.

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