Il ministro degli Esteri sloveno, Miro Cerar ha dichiarato a New York, a margine della riunione dell’Assemblea generale dell’ONU, che Lubiana condiziona l’ingresso della Croazia nello spazio di Schengen “al rispetto dei diritto”, ovvero all’attuazione della sentenza del Tribunale d’arbitrato sul contenzioso confinario. Cerar ha puntualizzato che la Slovenia vede con favore l’entrata della Croazia nell’area europea senza confini.
Non intende però transigere “su una delle questioni chiave alle quali devono attenersi gli stato che aspirano a entrare nel regime di Schngen”, ossia il “rispetto del diritto”. Quest’ultimo, ha lasciato intendere il capo della diplomazia Miro Cerar, sottintende anche il rispetto e l’attuazione degli accordi internazionali e delle decisioni dei Tribunali internazionali. Secondo fonti slovene le speranze del governo croato he il via libera tecnico possa arrivare già il 2 ottobre non sarebbero realistiche. Il commissario europeo sloveno Violeta Bulc si sarebbe opposta a porre la questione all’ordine del giorno già il 2 ottobre. A essere contrario sarebbe anche il vicepresidente della Commissione Frans Timmermans.
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