Paura a Londra per attacco ‘terroristico’. Un morto e 4 feriti. Fermato un uomo, aveva dei coltelli

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Paura a Londra per attacco ‘terroristico’. Un morto e 4 feriti. Fermato un uomo, aveva dei coltelli

Paura a Londra per un attacco al London Bridge che Scotland Yard qualifica come “terrorismo”. L’attacco è stato compiuto da un uomo che avrebbe colpito con dei coltelli. Il primo bilancio è di un morto e 4 feriti secondo quanto riferito da fonti di polizia a Sky News. Il morto non è l’aggressore, precisa l’emittente. Scotland Yard ipotizza che l’attacco al London Bridge sia legato al “terrorismo”.
L’aggressore di London Bridge ha avuto una colluttazione con persone in abiti civili prima di essere neutralizzato della polizia, intervenuta pochi minuti dopo l’allarme scattato alle 14 ora locale circa, le 15 ora centroeuropea. Lo mostrano le immagini di un video rimbalzato sui media britannici, dove si vede un uomo per terra, presumibilmente l’aggressore, e alcune persone che sembrano essere passanti in lotta con lui. L’aggressore di London Bridge, oltre a essere armato di coltello, aveva indosso “un qualche tipo di giubbotto” sospetto. Lo riferiscono testimoni citati alla Bbc, sottolineando come gli agenti di polizia si siano allontanati da lui dopo averlo colpito, probabilmente nel timore di un giubbotto esplosivo. Scotland Yard per ora non conferma comunque la circostanza mentre prosegue le indagini e mantiene l’area cordonata. Chiusa temporaneamente pure la stazione della metropolitana e dei treni di London Bridge. Il servizio di ambulanze di Londra twitta a sua volta di aver inviato alcune ambulanze sul posto. La zona è stata teatro negli anni scorsi di un attacco terroristico di matrice jihadista. “La gente correva nel panico tra le urla, subito è arrivata la polizia che ha bloccato ed evacuato il Borough Market pieno di gente e turisti, le persone si sono barricate all’interno dei negozi. Siamo ancora tutti in attesa di indicazioni”, lo riferisce un giornalista dell’ANSA che si trova nel famoso mercato londinese, a pochi passi dal London Bridge.
Al momento restano “in lockdown” a Londra sia l’area del ponte, teatro della sparatoria, sia alcuni luoghi pubblici intorno, fino alla zona dei ristoranti di Borough Market. E’ stato inoltre evacuato per ragioni apparentemente di prudenza il palazzo che ospita gli uffici di News Uk, sussidiaria britannica del gruppo editoriale di Rupert Murdoch, di fronte allo Shard, il più alto grattacielo di Londra progettato a suo tempo da Renzo Piano.
Il primo ministro britannico Boris Johnson è tornato a Londra per seguire da Downing Street gli sviluppi dell’attacco di London Bridge. Lo riferisce la Bbc. In precedenza Johnson aveva condannato l’aggressione via Twitter, manifestando vicinanza alle vittime. Il premier era impegnato nel primo pomeriggio nel suo collegio elettorale in un evento pubblico in vista del voto del 12 dicembre. E aveva appena promesso aiuti alle imprese britanniche da parte del governo, in forma di sostegno e sgravi per il dopo Brexit. La sua campagna ha avuto in queste settimane fra i temi centrali quello della promessa di rafforzare i ranghi della polizia – con il reclutamento di 20.000 agenti in più annunciato fin dai mesi scorsi – e di contrastare l’impennata di episodi di criminalità nelle strade di Londra e di altre città del Regno, legata in particolare all’uso di coltelli.
“E’ confermato che sono state ferite delle persone” nell’attacco di London Bridge. Lo scrive il sindaco di Londra, Sadiq Khan, senza per ora precisarne il numero, dopo che anche Scotland Yard aveva dato notizia di “alcune persone accoltellate”. “Il mio cuore – prosegue Khan – è con le vittime e con le loro famiglie. Grazie ai nostri coraggiosi servizi di emergenza per la coraggiosa risposta all’orrendo attacco di oggi. Noi dobbiamo – e vogliamo – rimanere risoluti nella nostra determinazione di essere forti di fronte al terrore. Quelli che ci attaccano e cercano di dividerci non avranno mai successo”.

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