Giocano a Pola poi vengono espulsi in Bosnia. Due nigeriani scambiati per migranti

Spiacevole episodio per due studenti che hanno partecipato ai Campionati interuniversitari svoltisi a metà novembre nella città dell'Arena

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Giocano a Pola poi vengono espulsi in Bosnia. Due nigeriani scambiati per migranti

Due studenti nigeriani partecipano il 12 novembre al Campionato mondiale interuniversitario a Pola, al termine del quale il 17 novembre tornano a Zagabria, dove la polizia li scambia per migranti e vengono espulsi in Bosnia ed Erzegovina. La scioccante notizia è stata riportata dal sito bosniaco zurnal.info, secondo cui gli agenti li hanno portati in un bosco al confine croato-bosniaco vicino a Velika Kladuša e minacciandoli con le armi li hanno costretti ad entrare sul territorio della Bosnia ed Erzegovina.
Kenneth Eboh Chunedu e Uchenna Abia Alexandro, questi i nomi dei due studenti della federa University of Technology di Owerri, avrebbero dovuto rientrare in Nigeria, con un volo Zagabria-Istanbul-Lagos, ma su quel velivolo non sono mai saliti. Nel frattempo le conferme sono arrivate direttamente da Pola, ossia dall’elenco dei partecipanti al torneo di tennistavolo della manifestazione svoltasi dal 13 al 17 novembre nella città dell’Arena.
“A Zagabria volevamo salire su un tram, ma a quel punto siamo stati fermati dagli agenti, che ci hanno condotto alla stazione di polizia – ha raccontato il 18.enne Eboh Kenneth Chinedu –. Abbiamo cercato di spiegare chi siamo e da dove veniamo, ma sfortunatamente avevamo lasciato i documenti in un ostello dove stavamo alloggiando. Non ci hanno creduto”.
“Non so che ora fosse, ma fuori era notte – ha proseguito il suo racconto il giovane nigeriano –. Ci hanno fatti salire su un furgone. Due agenti ci hanno soltanto detto che ci avrebbero portato in Bosnia. Una volta fermati, siamo stati spinti verso il bosco, ma quando abbiamo rifiutato, i poliziotti ci hanno puntato contro le pistole”. I due studenti-sportivi nigeriani sono stati trasferiti in un centro migranti vicino a Velika Kladuša assieme ad altri immigrati fermati sul territorio croato.
Alberto Tanghetti del Comitato dei Campionati internazionali, ha dichiarato al sito zurnal.info che alla rassegna hanno preso parte quattro sportivi e un professore provenienti dalla Nigeria e tutti avevano i visti d’ingresso regolari e i biglietti di ritorno sul volo per Lagos. “Non capisco come sia stato possibile questo malinteso. Noi abbiamo contattato subito l’Università di Pola e il Ministero degli Interni croato per aiutare i due studenti nigeriani”.
Il sito index.hr è riuscito a contattare telefonicamente uno dei due 18.enni. “Siamo rinchiusi in un campo profughi di Velika Kladuša. Vi prego, fate il possibile affinché possiamo tornare a casa”, è stato il grido d’aiuto di Uchenna Abia Alexandro.
La nota del Ministero degli Interni
In tarda serata il Ministero degli Interni ha confermato che cinque nigeriani sono arrivati in Croazia per partecipare ai Giochi di Pola, ma che solo per due di essi è stata registrata l’uscita dal Paese, mentre uno studente ha richiesto asilo in Croazia. “Per i rimanenti due non abbiamo registrato un’uscita regolare dal nostro Paese”. Secondo la nota del Ministero, “spesso le manifestazioni sportive vengono sfruttate dai cittadini stranieri per non rientrare più nei loro Paesi d’origine. Dobbiamo capire se anche questo caso possa essere ricondotto a un comportamento del genere”.

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