Galeb: sì all’indebitamento. La Lista per Fiume fa la differenza (foto)

Con 21 voti a favore e 16 contrari, il Consiglio cittadino approva la proposta di accensione di un prestito di 44 milioni di kune per il restauro della nave di Tito

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Galeb: sì all’indebitamento. La Lista per Fiume fa la differenza (foto)

E indebitamento sia. Con 21 voti a favore e 16 contrari, il Consiglio cittadino ha approvato la proposta di accensione, avanzata dalla Città, del tanto discusso prestito di 44 milioni di kune destinato al restauro della Galeb e per il completamento dei lavori di ricostruzione del complesso Benčić. Determinante è risultato il sostegno dei tre consiglieri riuniti attorno al club della Lista per Fiume, cioè Danko Švorinić, Predrag Miletić e Zvonimir Peranić.
Si chiude, dunque, così una telenovela che da mesi ha tenuto in ostaggio il parlamento fiumano, nonché alimentato aspre polemiche sulla scena politica locale.
Il seguente punto all’ordine del giorno ha riguardato le modifiche e le integrazioni dei progetti capitali nella cui esposizione il sindaco Vojko Obersnel ha spiegato come un surplus di 16,6 milioni di kune destinati inizialmente alla Casa di mattoni e all’edificio T del Benčić, verrà reindirizzato all’ex yacht di Tito.
Qui la discussione ha assunto toni decisamente più accesi. Il primo a scagliarsi contro tale proposta è stato Hrvoje Burić.
“Parlare di surplus è un subdolo tentativo di mascherare la realtà – attacca il consigliere indipendente –. Voi non avete risparmiato un bel niente: qui siamo di fronte a un palese esempio di una valutazione completamente errata”.
“Né io né tantomeno la mia amministrazione effettuiamo questo tipo di stime. A farle sono società specializzate”, si è difeso il primo cittadino.
Quindi è toccato a Ivona Milinović dell’HDZ. “Tra un anno ci ritroveremo nuovamente qui a votare un nuovo indebitamento, stavolta per il Benčić, perché mancheranno i soldi per ultimare la sua ricostruzione proprio a causa di questo reindirizzamento. Personalmente non ho nulla contro la Galeb, a patto però che venga pagata di tasca vostra e non come sempre dai cittadini”.

Paladini della minoranza italiana
Poi è tornato alla carica Burić, stavolta tirando in ballo questioni ideologiche contro la Lista per Fiume. “Voi che siete i paladini della giustizia della minoranza italiana (il riferimento è ovviamente al collocamento degli odonimi storici in Cittavecchia e alla neonata piazza intitolata a Riccardo Zanella, nda) non dovreste appoggiare il simbolo di colui (il maresciallo Tito, nda) che in Istria gettava gli italiani nelle foibe”.
L’approvazione dell’intervento da parte degli esponenti dell’HDZ ha spinto Danko Švorinić a replicare. “È curioso come voi parliate di un progetto che starebbe affossando la Città quando questo stesso progetto viene sostenuto attraverso diversi milioni di kune elargiti proprio dal governo dell’HDZ”.
Più pragmatico invece Tihomir Čordašev dell’Azione dei giovani.
“Se i costi di manutenzione della nave Marina ammontano a circa 5 milioni di kune all’anno, come potete pensare che quelli della Galeb possano essere gli stessi? Qui stiamo parlando di una nave lunga tre volte tanto”.
Dopo oltre quattro ore di discussione, il punto è stato approvato con 21 voti a favore e 14 contrari (al momento del voto erano assenti Dobrica Rončević – HDZ e Veljko Balaban – Barriera umana).

Non passa il referendum
All’inizio della seduta, 15 consiglieri del blocco di opposizione hanno avanzato la proposta di indire un referendum affinché siano i cittadini a decidere se procedere o no al restyling dell’ex panfilo presidenziale. A proporre la mozione sono stati Ivona Milinović, Josip Ostrogović, Kristjan Staničić, Damir Popov, Ivan Mencer, Dobrica Rončević e Filipa Capan dell’HDZ, Andrej Briščik, Tihomir Čordašev e Tea Juraga dell’Azione dei giovani, Petra Mandić e Josip Kukuljan del Most, Veljko Balaban della Barriera umana, nonché gli indipendenti Hrvoje Burić e Marinko Koljanin. La proposta è stata discussa come ultimo punto all’ordine del giorno. Dopo un lungo e animato tira e molla tra maggioranza e opposizione, caratterizzato da continue accuse e veleni, il provvedimento è stato bocciato con 21 voti contrari e 14 favorevoli.
Maxi question time
Decisamente più pacato è stato invece il maxi question time durato ben due ore. Tra le varie domande rivolte al sindaco, il consigliere indipendente Marinko Koljanin ha voluto sapere l’eventuale fondatezza delle voci secondo cui l’esecutore dei lavori in via Krešimir avrebbe chiesto un prolungamento dell’intervento.
“Non mi risulta – ha risposto Obersnel –. Tuttavia, è vero che ci sono stati dei piccoli imprevisti che hanno leggermente rallentato i lavori, ma ciò non influirà in alcun modo sulle tempistiche. Il progetto verrà portato a termine nei tempi e nei modi previsti”.
Josip Ostrogović (HDZ) ha invece punzecchiato il primo cittadino in merito alla sua assenza di due settimane fa per l’inizio dei lavori di costruzione del nuovo ospedale di Sušak, in occasione dei quali era giunto a Fiume anche il premier Andrej Plenković.
“Ero in viaggio privato pagato con i miei soldi e non attraverso quelli del Bilancio, pertanto non sono tenuto a fornire spiegazioni né a giustificarmi con nessuno”, la piccata risposta di Obersnel.
Vuk Prica (SDP) ha chiesto ulteriori informazioni relative agli odonimi storici. “Il progetto procede spedito. Finora abbiamo collocato in Cittavecchia 12 insegne con i vari nomi delle vie nei secoli. Complessivamente verranno posizionate una trentina, se non anche una quarantina di tabelle. A questo proposito non posso non sottolineare per l’ennesima volta l’ottima collaborazione che abbiamo con la Comunità degli Italiani di Fiume”.
Il Consiglio cittadino è tornato al completo
Dopo oltre sette mesi il Consiglio cittadino è tornato al completo, ovvero a contare 37 consiglieri. A prendere il posto di Mirjana Jukić, deceduta lo scorso febbraio, è stata l’esponente dell’Azione dei giovani Anet Trope della lista Azione dei giovani-Barriera umana-Alternativa, la cui nomina ha preceduto il question time. E malgrado si trattasse del suo “esordio” nel parlamento fiumano, la neoconsigliera non ha risparmiato frecciatine al sindaco Obersnel sul suo operato. Naturalmente, la Trope ha votato contro la proposta d’indebitamento.

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