«Uljanik Plovidba», chiesto il prefallimento

I creditori hanno bloccato in Malesia la petroliera «Pomer», della flotta dell’armatoriale polese. La nave era già stata oggetto di un fermo coatto per la mancata corresponsione degli stipendi

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«Uljanik Plovidba», chiesto il prefallimento

Damnatio nominis. Troppo riduttivo e terribilmente fatalistico. Quasi si trattasse di un destino scritto e ineluttabile. Invece è una tappa di un percorso spinato e spinoso. L’armatoriale Uljanik Plovidba ha inoltrato al Tribunale commerciale di Pisino la proposta di avvio del procedimento prefallimentare. Va da sé che il nome della malasorte sarebbe quello dell’Uljanik, per quanto l’armatoriale in effetti non è parte del Gruppo talmente azzoppato da non riuscire più a stare in piedi. Ma questa, come si suol dire, è un’altra storia, della quale, accanto a quanto si è detto, molto altro c’è da dire. Quello che lega le due realtà sono le navi commissionate dalla Plovidba all’arsenale polese. E proprio una di questa unità è ora al centro di una polemica finanziaria. La “Pomer”, costruita peraltro a Fiume.

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