Fiume. La bora ripulisce l’aria, ma lo fa con violenza

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Fiume. La bora ripulisce l’aria, ma lo fa con violenza
Foto Ivo Vidotto

Dopo la sabbia del Sahara e quelle poche gocce di pioggia che hanno imbrattato le automobili, la bora ha deciso di rendere l’aria più respirabile, ma come spesso accade, non lo ha fatto con troppa delicatezza. Già domenica 23 giugno ha costretto gli organizzatori della regata per la classe Snipe ad annullare le gare in programma a causa delle raffiche che superavano i 70 chilometri orari, troppo anche per barche ben più grandi. Nella notte, in modo particolare tra le 4 e le 7 del mattino, il vento si è fatto sentire su tutto il Quarnero. Sul ponte di Veglia sono state registrate punte di oltre 140 km/h, a Bakarac si è andati oltre i 115, mentre a Fiume sono state registrate raffiche di 90 km/h e anche oltre nei rioni nord-orientali della città. Ne hanno fatto le spese diversi alberi, “ma niente di particolare”, come riferitoci alla caserma dei pompieri in viale Krešimir. “Ci sono stati diversi rami spezzati dal vento, ma stavolta non ci sono stati danni di rilievo”, ci è stato detto.

Nel corso della mattinata il vento si è un po’ calmato, lasciando spazio a un’atmosfera più instabile, con qualche rovescio locale soprattutto sull’Alto Adriatico, ma anche con periodi soleggiati. Oggi niente bagni di mare e di sole, perché questa situazione di instabilità – che perdurerà fino a venerdì – porterà una copertura quasi totale del cielo con possibili e più accentuati rovesci e temporali. Soltanto nel fine settimana avremo nuovamente temperature attorno ai 30°C e condizioni meteo più invitanti per una permanenza più tranquilla in spiaggia.

Foto Ivo Vidotto
Foto Ivo Vidotto
Foto Ivo Vidotto

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